[Sensazioni] Esplo-random

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Venerdì sera, classico giro di messaggi,con ‘sto fottuto WhatsApp le parole rimbalzano da un cellulare all’altro senza ritegno e a mo di valanga: si parte la mole aumenta e il discorso diventa inarrestabile.

“Si esce?”

“Io non ci sono”

“Io potevo ma non posso!

“Io non potevo ma posso”

“Danno brutto”

“troppo presto”

Ok, erby, siamo io e te, il tempo è una merda… Andiamo a correre a piedi nei boschi.

Poi la quiete si interrompe, si aggiunge Fabio, e dato che settimana scorsa non è andato in bici ha una gran voglia. Poi si aggiunge Alfri, che scrive milleParole(TraCuiCinquecentoTroppoDifficiliPerLaMiaPiccolaMente) e si cambia, si gira in bici e si hanno 2 sole certezze: ci si ritrova alle 8.30 da me e si va in vetta al Fenera, sperando che la pioggia sia clemente.

E il giorno dopo un sole da paura. meglio eh, ma non era previsto.

Per fortuna abbiamo la prima certezza: l’ora di ritrovo! Ed Erby arriva in ritardo….

Certezza SALTATA!

Si parte, ci si insulta, ci si manda a cagare l’un l’altro per mille motivi (ovviamente tutti inutili) e si raggiunge il bosco.

Partiamo subito con le salite, il terreno è umido, fangoso, una colla.

“Io non sono in forma, mi sa che taglio e non arrivo in vetta” dice Alfri

“Gambe di Legno anche a me” rispondo.

Seconda certezza: SALTATA!

Alla fine ci si guarda, tutti e quattro: “Puntiamo verso la Pelosa e giriamo a cazzo?”

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

2013-11-09 10.25.12

SI parte, ogni traccia di erba rada diventa un sentiero, ogni canaletto d’acqua diventa una discesa.

Incontriamo altri ciclisti che ci chiedono dove andiamo e con soddisfazione rispondiamo “Bhooooo!”

Vediamo degli spazi tra gli alberi e ci arrampichiamo.

Alla fine ci stiamo divertendo un sacco.

Arriviamo alla Pelosa e per una volta non si prosegue sul sentiero, ma si sale a spinta verso la vetta.

Sticazzi che salita! In cima però il paesaggio è stupendo, siamo contenti e i Rolling Stones che si sentono dallo zaino del fungarolo che becchiamo in vetta rende tutto magico (anche perchè Erby canta canzoni di merda da che siamo partiti perche ha paura che i cacciatori ci impallinino).

A scendere vediamo una nuova traccia. un sentiero stretto e pieno di curve che scopriamo finire con un bel ripidino di roccia.

Figata davvero, l’andare a caso ci sta regalando bellissime sensazioni.

Il giro prosegue ci troviamo per l’ennesima volta su sentieri che conosciamo bene e per l’ennesima volta ci buttiamo su piccole tracce secondarie che quasi non abbiamo mai notato.

Alla fine arriviamo dove ci aspettavamo di arrivare avendo percorso strade che, dopo anni fi mountainbike, possiamo dire nuove.

Spettacolo ragazzi.2013-11-09 11.14.14

Grande sport, gran gruppo, gran divertimento.

Tornare bambini, girare seza avere una meta, cagarsi addosso per i cacciatori che sparano non si sa dove ma che sembra siano seduti sul sellino mentre spingi in piedi in salita, ridere, scherzare, tagliarsi la strada giusto epr darsi fastidio,  passarsi la borraccia perchè hai ancora acqua e ti fa piacere condividerla.

Questa per me è l’essenza di questa passione

Ps: probabilmente di questo giorno faremo anche un articolo con traccia e forse un video, ma ho voluto raccontarvelo a caldo 🙂