Mantona Elements Outdoor

Mantona Elements Outdoor

Eccomi qui ancora per parlavi di uno zaino che ho comprato per combinare uscite in bici e a piedi con la fotografia. Si tratta dello Zaino Mantona Elements Outdoor, uno prodotto molto abbordabile nei costi che potete trovare su Amazon. Da tempo ero alla ricerca di qualcosa che fosse un buon compromesso tra prezzo, utilizzo, fattura e capienza; dopo aver valutato i marchi più blasonati per la mtb ma dal costo fuori dal mio attuale budget ho fatto una lista di possibili alternative e alla fine mi sono gettato sul Mantona ! Ne sono molto contento perché è veramente un mix : è possibile usare una sacca idrica gli spallacci e le imbottiture sono comode per entrambe le attività che faccio la capienza del vano superiore è considerevole ha un sacco di taschine (anche interne) il vano per la reflex è estraibile e anch’esso munito di copertura anti-pioggia come per lo zaino senza lo scomparto-borsello per la reflex è possibile rimuovere il separatore e farlo diventare uno zaino con un unico vano nello scomparto foto trova facilmente spazio un corpo macchina senza batteri grip (in quel caso secondo me si può fare ma c’è da tribulare), un ottica montata e una aggiuntiva, oppure 1 ottica e un flash con i trigger. Nel mio caso specifico ho provato le combinazioni : canon 70d + sigma 10-20 + tamron 70-300 vc usd oppure 70d + tarmon 70-300 vc usd + flash yn560-565 + triggers; canon 70d + canon 24-105 + sigma 10-20 + pancake 24mm… ma dato il grande spazio nel vano superiore se fosse necessario portare altro materiale (es. un secondo flash o...
Monte Barro in compagnia

Monte Barro in compagnia

Amici cinghiali come state? Io discretamente bene e oggi voglio solo brevemente parlavi dell’uscita di sabato perché era da gennaio che non mettevo il mio lindo sederino su una sella. Il meteo sulla carte prometteva diluvi, pediluvi e ancora diluvi (meglio lavarsi bene), invece no, ci ha graziato. Ecco che allora l’occasione si fa più ricca e assieme ad altri cinghiali ci rechiamo prima a far due salti al pistino di San Marco per poi arrivare ad Invorio zig-zagando tra i sentieri dietro Briga Novarese. L’ascesa al Monte Barro non è stata per me indolore ma ho presto risolto mettendo giù il piede nel tratto più duro. L’idea che avevo era di portare gli altri a far l’E6 invece dato l’orario optiamo per un sentiero che puntavo da tempo ma che non avevo mai percorso. Il buon vecchio Mora dice ‘ma si l’ho già fatto io, non è per niente male ma l’ultima volta era parecchio pacioccoso’… Si va! Devo proprio ammettere che ne è valsa la pena! Nonostante questi sentieri siano spesso battuti dalle moto che contribuiscono a creare canaloni in cui la fragile terra già viene erosa di sue dalle piogge, il trail non è per nulla male! Diverte e abbastanza lungo da gustarsi la discesa. Non potevo chiedere di più: 4 amici, 3 pedalate, 2 chiacchere, 1 discesa diverte, 0 pensieri per la testa. Super! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 27.89 Km Altitudine massima 586.06 mt Altitudine minima 311.12 mt Dislivello positivo 465.4 mt Dislivello negativo 464.92 mt Informazioni sulla traccia: Ascesa al monte barro per le sterrate da San Marco. Tappa al pistino come...
Absa Cape Epic 2015!

Absa Cape Epic 2015!

Amici cinghiali buondì. Ne abbiamo già parlato altre volte. Ma data la maestosità dell’evento ci torniamo ben volentieri. Vi presentiamo dunque il prologo per l’edizione 2015 della ABSA CAPE EPIC, gara leggendaria che si svolge in Sud Africa, alla quale ho cercato di “imbucarmi”, tramite la gentilissima e disponibilissima Asleigh!!!, prima come rivista di settore, poi come aiuto rivista di settore, poi ancora come aiutante dell’aiuto della rivista di settore, purtroppo (dico io, ma giustamente penso!) senza avere successo. E’ chiaro che provare a parteciparvi come biker, con tutti quei km e tutti quei metri di dislivello da superare, sarebbe un’impresa incredibile per noi! Sta di fatto però che la gentilissima Asleigh ci ha presi a cuore, eccoci allora a ringraziarla per tutte le notizie relative alla gara che ci manda abitualmente, compreso il video promo dell’edizione che sarà nel prossimo anno. E vi diciamo solo che il prologo comprenderà il giro della “Table Mountain”, una delle sette meraviglie naturali del mondo!!! E siccome le parole non servono per descrivere un evento simile, vi allego anche qualche foto tra le migliori dell’edizione 2014! (sempre offerta da Asleigh!). Ne ho selezionate 7 delle 460 che mi ha mandato!!!!   Che dire…continuiamo a sognare… Ciao...
Traversata del Vercellese, da Sud a Nord

Traversata del Vercellese, da Sud a Nord

L’idea di mettere assieme più itinerari mi balenava già per la testa da qualche mese, certo che sarebbe stata si una bella avventura ma altrettanto certo che sarebbe stata un’impresa ardua e tosta. Questo è uno dei periodi migliori per affrontare la montagna e così decido di attuare il piano tanto atteso, niente navigatore GPS perché non è presente fra le mie attrezzature, il 90% del tracciato è frutto di anni di tentativi e di “esperienza” fatta sul campo, la parte del Biellese e della Valsesia la conosco abbastanza bene come le mie tasche, mi mancava solo il tratto di trasferimento sulla pianura per agganciarmi al biellese sfruttando il più possibile le strade sterrate.   Partenza da Vercelli   Lungo il fiume Sesia Tutto è pronto, sono le sei del mattino ed è buio, luci montate e zaino in spalla, la città ancora dorme e io inizio a pedalare per portarmi sugli argini del fiume Sesia da dove inizierà questa interminabile e indimenticabile avventura, è buio pesto e questo tratto posso farlo ad occhi chiusi, solcato negli anni credo ormai migliaia di volte, la direzione è quella di Formigliana passando gli abitati di Quinto Vercellese e Collobiano, costeggiando il torrente Cervo, ovviamente tutto offroad!   Alba sulle risaie   Canale Cavour L’alba inizia ad illuminare la campagna circostante, ora l’abitato di Balocco per poi proseguire in direzione Villanova Biellese alle porte della riserva naturale delle Baragge, denominata la Savana Biellese, attraversarla all’alba da un tocco in più di wild, non ho solcato le varie piste che si addentravano e scavalcavano prima a destra e poi a sinistra continuamente la...
This is Cambridge

This is Cambridge

Non ditemi che questo prodotto non è cool this-is-cambridge.com, potremmo fare come Jeremy e Richard  di “Top Gear” sul loro wall a mettere “Cool” e “Uncool” per identificare se un’auto è ancora in auge e prestazionale! Questi cappellini lo sono eccome, very cool, con aria sicuramente londinese non posso mancare per completare l’abbigliamento di un ciclista che si vuole distinguere, già immagino sfrecciare le fixed per le strade londinesi, dagli odori dei food street multietnici che di buon mattino si respirano e invadono le sue strade metropolitane. Me lo sento già in testa, indossato sotto al casco mentre spingo sulle salite irte di una strada sterrata fra i boschi, il respiro affannato in un clima londinese tutto nebbia e umidità tipico della domenica mattina nella stagione autunnale dei nostri parchi piemontesi! Che aspettate a ordinarlo?!? Non potrete più farne a meno!   Il Grimpeur è costruito con un peso più leggero, ad alta traspirazione  con cotone spazzolato del Panache standard. Dal feedback dei clienti abbiamo saputo che alcune persone preferiscono indossare un cappello dal peso più leggero, soprattutto quando si indossa sotto il casco. La costruzione dei quattro pannelli che lo compongono è stata progettata e tagliata in modo da avvolgere e seguire i contorni della testa senza essere eccessivamente aderente.   Il cappellino dispone anche di una fascia tradizionale modisteria e dettagliata. La visiera ‘flipable’ leggermente più ampia è stata progettata con la funzione di fornire un’ulteriore protezione dagli elementi, e dà al cappellino un look distintivo. La parte inferiore della visiera viene stampata con una varietà di opzioni grafiche uniche, è molto accattivante graficamente quando la visiera è alzata verso l’alto. Come tutti i cappellini il Grimpeur è stato progettato per adattarsi...
Sentieri Pelosi (e scassati)

Sentieri Pelosi (e scassati)

Un weekend di metà Settembre. Voglia di un giretto easy per far ripartire le gambe dopo le ferie. Viene proposta una salita+discesa dalla Pelosa. Io amo la Pelosa, dalla cima ci sono 4 diversi sentieri per scendere: quello praticamente DH/FR, uno Enduro, un altro Enduro che si collega poi alla discesa del XC, e un altro ancora che passa tra le vigne. Il mio preferito è l’Enduro+XC, ma stavolta lo usiamo per salire e scendiamo da quello Enduro sul “retro”. Tutti belli poser, come da richiesta di Alfri che voleva fare qualche foto. Il sentiero Enduro sul retro l’ho fatto solo una volta, mi ricordavo che era bello tecnico ma fattibile, peccato che non c’erano ancora state le incessanti piogge estive: un disastro!! La parte più tecnica è rimasta solcata da un canaletto che invita la ruota anteriore a finirci dentro, l’acqua ha portato via un sacco di terra esponendo radici su radici che ti aspettano minacciose. Qualcuno ci prova con successo, qualcuno ci prova senza successo, qualcuno non ci prova neanche 😀 E’ stato un giretto easy, neanche 20km, spingendo la bici per buoni tratti ma in puro stile Wildpigs: ca**ate & ignoranza!! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 17.99 Km Altitudine massima 656.4 mt Altitudine minima 319.8 mt Dislivello positivo 457.54 mt Dislivello negativo 453.34 mt Informazioni sulla traccia: Breve giro con salita (scassata) e discesa (scassata) alla Pelosa. In salita una buona parte e da fare a spinta e la discesa, già abbastanza tecnica, è stata resa ancora più difficile dalle abbondanti piogge. Molto divertente anche fare in discesa il tratto della salita, anche questo però...