“La corsa segreta”

Tyler Hamilton, ciclista professionista nel decennio dell’EPO, gregario di Lance Armstrong alla US Postal, un libro intrigante, che incuriosisce e fa comprendere il sacrificio di una vita vissuta ai massimi livelli per quello che è uno, forse in assoluto, degli sport più duri e faticosi del pianeta, se non lo si legge non si può comprendere neanche lontanamente di che razza di vita facciano questi ragazzi. Crudo, cruento, da lasciarmi a bocca aperta mentre scorrevo le righe e sfogliavo le pagine, scioccante, pungente, incredulo di cosa può arrivare a fare l’essere umano pur di rimanere sulla cresta dell’onda, spinto dal successo, il denaro e l’ovazione dei fans. Hamilton un coraggioso? Forse, forse un po’ troppo tardi come tutti gli altri, ai quali non resta che l’amara tristezza di aver vissuto il grande ciclismo barando e raccogliendo solo la polvere del castello di sabbia che si sono costruiti attorno, coraggioso per un senso, si, quello di aver fatto nomi e cognomi e aver sconfitto l’omertà! Bellissimo libro, lo ricomprerei, in qualche modo è di aiuto anche a chi crede che il ciclismo sia uno sport sano e dia un grande senso di libertà a prescindere dalla pura prestazione e per chi crede ancora nel ciclismo a “pan y agua”. “Il risultato è un libro che descrive, probabilmente per la prima volta così dettagliatamente, il mondo oscuro e surreale del ciclismo, composto da medici compiacenti, manager senza scrupoli e atleti disposti a tutto, e correre rischi di ogni tipo – mentali, fisici, reputazionali, morali – pur di ottenere la vittoria sportiva.”   www.polverefatica.it...
[LIBRI]: VELOPENSIERI

[LIBRI]: VELOPENSIERI

Buongiorno amici cinghiali! Sfruttando i viaggi in treno e la brutta stagione ho sgranocchiato l’ennesimo libro inerente la bicicletta. Ma questa volta il libro parla di pensieri e considerazioni maturati pedalando. L’autore è Francesco Ricci, un pedalatore appenninico che nella bici si è “rifugiato” e che con la bici “esce allo scoperto”. Si lo so, sembra un controsenso, eppure proprio questo accade. Pensieri semplici, popolari. Considerazioni nelle quali mi sono ritrovato parecchie volte. Un libro davvero gradevole. Semplice, veloce ma allo stesso tempo per me molto profondo. Questo mi sento davvero di consigliarlo a tutti quelle persone che con la bici si rigenerano e che trovano nella bici un mezzo per sconfinare dalla realtà sbattendoci forte il muso. Edito da Ediciclo lo potete trovare...
[LIBRI]: Correre o Morire

[LIBRI]: Correre o Morire

Buongiorno amici cinghiali! Questa estate, sfruttando le ferie, ho ripreso la tecnicissssssima capacità di leggere e per una volta non ho letto un libro che parla di bici! E che cavolo, non è che si può sempre parlare di bici! Infatti ho letto un libro che parla di trail running 🙂 il libro che ho letto è una sorta di biografia di Kilian Jornet (qui la sua scheda, inutile elencarvi i suoi successi), un mega atleta che ha iniziato vincere tutto nella corsa da ragazzo fino a quando ha avuto un infortunio e per fare riabilitazione…. ha iniziato a vincere tutto nello sci alpinismo! Per poi riprendere a vincere tutto nel trail running e continuare a vincere nello skialp. Insomma, un ragazzo classe 87 che sa quello che fa e lo racconta nel suo libro intitolato Correre o Morire. Arriviamo al dunque: la mia vena agonistica è praticamente nulla, mentre ovviamente potete capire che Kilian lo sia molto. Per questo alcune volte ho trovato il libro troppo rivolto all’agonismo, a volte troppo tecnico anche per il semplice appassionato che vuole saperne di più di un mega campione. A favore va anche detto che alcune descrizioni dei luoghi sono stupende e alcuni suoi ragionamenti spesso mi han fatto venire voglia di chiudere il libro all’istante e partire a correre. Insomma, un libro senza infamia ne lode da parte mia, ma che può regalare qualche ora di piacevole lettura, tutto sommato mi sento più di consigliarlo che di non farlo...
Cinelli:L’arte e il design della bicicletta

Cinelli:L’arte e il design della bicicletta

Buongiorno amici cinghiali! Girovagando in libreria sono incappato in un bellissimo libro illustrato sulla storia di Cinelli, storico marco italiano di biciclette, che tra fotografie e racconti spiega la nascita del marchio stesso e cosa lo ha reso immortale tra gli appassionati 288 pagine in cui potrete vedere bellissime foto di bici storiche (tra cui la mitica Rampichino!!!!) e pure interpretazioni artistiche di biciclette. Il libro è acquistabile online qui a 45...

La bicicletta a fumetti

Dopo il Campionato di ciclabilità, ecco amici cinghiali un’altra proposta che giunge dall’Ecosportello del Coordinamento Ambiente del Comune di Verona. Attraverso l’elaborazione di fumetti, si cerca di riscoprire divertendosi i vantaggi che derivano dall’uso giornaliero della bicicletta. Dopo un breve corso/incontro con esperti in materia di sceneggiatura e modi di “scrivere” il fumetto, viene chiesto ad ogni classe partecipante di produrre un fumetto inerente la bicicletta, il suo utilizzo, la sua storia ecc.. Una commissione di esperti appositamente costituita procede quindi alla valutazione degli elaborati secondo criteri quali l’attinenza al tema del concorso, la creatività, il livello tecnico degli elaborati e l’originalità. Un concorso che non assegna premi milionari, ma di certo avvicinerà molti ragazzi alla bicicletta! Professori, maestri e presidi all’ascolto, che ne...
Valsesia – Volti d’alpeggio

Valsesia – Volti d’alpeggio

Buongiorno amici cinghiali, come non smetterò mai di dire, oltre alla mountain bike nutro anche una passione sfrenataper la montagna in generale e per i nostri territori. Proprio  cercando notizie sull’amata Valsesia mi sono imbattuto in un bellissimo progetto cultural-fotografico che coinvolge proprio questo territorio ma soprattutto il suo popolo, ovvero Valsesia – volti d’alpeggio. Credo che le parole migliori per spiegare questo progetto siano quelle di Lorenzo Di Nuzzo, creatore del progetto stesso : Valsesia – Volti d’alpeggio è un progetto fotografico che ha l’intento di contribuire a preservare la memoria della comunità dei pastori dell’Alta Valsesia, discendenti delle popolazioni Walser, e le pratiche legate alle loro attività, che rischiano di scomparire. Queste genti, discese dalla Svizzera nel XIII secolo, definite più che legittimamente “il popolo delle Alpi”, civilizzarono le testate delle valli che circondano il Monte Rosa creando insediamenti stabili in zone rese inospitali dal freddo e dalla quota, là dove gli autoctoni non resistevano che per il periodo estivo. Una popolazione di una bellezza disarmante, caratterizzata dalle fisionomie degli antenati alemanni, mescolate ai tratti locali. Sguardi unici, color del ghiaccio. Il fascino di questo popolo non risiede solamente nei loro tratti somatici ma anche nella capacità di vivere in armonia con la natura, seguendo i cicli delle stagioni e rispettando la terra ed i suoi frutti. Queste immagini, accompagnate da poesie, preghiere e canti popolari in lingua Walser, sono state raccolte in un libro, curato da Paola Riccardi e in una mostra itinerante, che partirà da Alagna Valsesia e sarà ospitata presso i maggiori centri regionali e nazionali. Le immagini che compongono la parte fotografica di questo...