Apri gli occhi senza freni : ISPAJO 2014

Apri gli occhi senza freni : ISPAJO 2014

Il nostro amico Francesco Furiassi di Apri gli occhi senza freni ci segnala il nuovo trailer della loro ultima avventura! Ecco cosa vi attende. Questo è il promo del “doc” girato in Medio Oriente dalla crew di “Apri gli occhi senza freni”. E’ il girato di 700 km di viaggio in sella alle nostre biciclette a scatto fisso attraverso “terre sacre” e martoriate, da Tel Aviv (Israele) ad Aqaba (Giordania). Il viaggio di appassionati di sport, natura, cinema e culture diverse dalle nostre – quali siamo noi – nel cuore di questi territori massacrati dalla recrudescenza delle tensioni, dall’egoismo dei potenti, dove nuovi focolai d’odio si affiancano alle pesanti condizioni in cui sono costretti da sempre popoli di religioni e tradizioni diverse. Abbiamo cercato di capirne di più tastando il polso della gente, a modo nostro, raccogliendo il vissuto quotidiano della gente comune, di religiosi, sportivi e tanto...
La mia 24h di Finale Ligure, in singlespeed

La mia 24h di Finale Ligure, in singlespeed

Amici cinghiali, ciao. Eccomi a raccontare cosa si prova, o almeno cosa ho provato io, a pedalare in singlespeed alla 24h di Finale Ligure. Figata pazzesca. Dopo parecchi mesi passati in ss, ho deciso di presentarmi all’evento monorapportato, con il pensiero che “al massimo si spinge in qualche occasione”. Quest’anno poi ero onorato dai miei compagni wildpigs di effettuare il primo giro, corsa compresa. Quindi allo sparo, via, si parte correndo, ma non troppo, e sparando con fucile finto a tutti gli assiepati dietro le bandelle e transenne del percorso. Ammazza se sono lunghi sti 500 m di corsa! Prendo la bici al volo abbandonando cappello cowboy e fucile, e inizio a pedalare dando un bel “5” al mitico Danilo. Quindi giù verso il boschetto per la prima parte di gara. Essendo il primo giro, naturalmente si incontra un po’ di traffico, e nonostante mi sembri di poter anche osare di più nella pedalata, me ne sto tranquillo in gruppo finché questo, all’uscita dal boschetto, non si allunga e si riesce così a pedalare facilmente. Naturalmente durante le prime pedalate non ho mai alzato gli occhi al cielo per scrutare il meteo in tempo reale. E infatti è il cielo che quasi d’improvviso ha abbassato gli occhi su di noi pedalatori, regalandoci un pomeriggio diverso, lontano dagli schemi, sicuramente da ricordare. Inizia il tratto in costa e la pioggia si fa sempre più fitta; passiamo lungo il piccolo sentiero e gli alberi ai lati con il cielo sempre scuro che si vede a malapena; proseguiamo fino a quando ricomincia il bosco. Qui mi fermo e tolgo gli occhiali perché...
24h Finale Ligure 2014 – Wowwwww

24h Finale Ligure 2014 – Wowwwww

  Cos’hanno in comune un’ananas, un falcetto e una ciocca di capelli? NIENTE. Ma ad un’attenta analisi, TUTTO. E il TUTTO, per noi cinghiali, significa 24 h di Finale Ligure. Anche quest’anno, Wildpigs carichi a mille per l’edizione cowboy 2014; carichi come i furgoni di balle di fieno e di balle in generale: sedie a dondolo, cappi, teste di cavallo finte, ossa vere appena squartate, tende, tendine e tendoni, piastra per griglia, luci a strobo, tra(west)imenti e cappelli cowboy sponsored by “Made in China”, bandiera, megafoni, insegne luminose o scolpite nel legno. Ah già, carichi anche di bici: mtb varie, da 26 e 29, front acciaiose o scandaliche, full carboniche e non, e lei, la Big Monster. Erby Io mi presento in singlespeed. Scelta azzeccatissima, che rifarei in questo momento. Ogni anno che passa, ogni edizione della 24 che ci lasciamo alle spalle, è un bagaglio di amicizie, incontri, esperienze e divertimenti che accrescono la voglia di tornarci l’anno seguente. Ormai si sa: appena tornati a casa, vorremmo subito ritornarci! E’ una droga sana cui non si può rinunciare. Un weekend di svago e di stacco la spina che ti porta fuori dal mondo e dentro in “quel” mondo, fatto di biciclette e di emozioni. Chiedete ad Alfredo per sapere come si fa ad abbandonarsi a tutto questo! Purtroppo però dura solamente pochi giorni, e purtroppo ci tocca anche dormire ogni tanto (le classiche 10 ore in 3 giorni), altrimenti sarebbe fantastico viverla per 72 ore o più ininterrottamante, a palla. Adesso però passo la palla (anzi il pedale) ad altri cinghiali, che vi racconteranno la loro ventiquattoredifinaleligure. Alfredo...
[ intervista ] Silvio Tonda e il SSEC

[ intervista ] Silvio Tonda e il SSEC

Amici cinghiali oggi vi porto ad incontrare Silvio Tonda, un nostro amico che seguo a distanza da parecchio tempo. Perché ? Beh semplicemente perché è molto attivo e fa cose interessanti come la SSEC! Ciao Silvio e grazie per averci concesso quattro chiacchiere. Come prima cosa presentati brevemente ai lettori. Ciao amici cinghiali. Mi chiamo Silvio, ho 28 anni e vivo a Coazze, in Val Sangone a circa 40km da Torino. Sciatore e pedalatore di ruote grasse… quando hai iniziato a fare questi sport? Ho iniziato a pedalare all’età di 16 anni, grazie a un amico (Cristiano detto l’Orso) che mi ha scorrazzato qua e la sulle montagne in bicicletta. Per quanto riguarda il Silviu invernale da bambino ho fatto sci di fondo per diversi anni e biathlon con l’arco. Poi nel 2007/2008 ho iniziato con lo scialpinismo infine nel 2009 ho provato il Telemark e ormai sono due stagioni che scio esclusivamente col tallone libero. Nella tua zona direi che il divertimento in sella e sugli sci non manca, vero? Puoi ben dirlo! Sono fortunato di vivere e lavorare (lavoro ad Avigliana, all’imbocco della Valle di Susa) in un luogo dove posso facilmente prendermi del tempo per farmi una pedalata, una corsa (si sto provando anche a corricchiare) o una gita con le pelli di foca. Da quando ti conosco ti ho visto partecipare alla SSEC (Single Speed European Champs). Quale animo muove una gara così? Il divertimento prima di tutto. La voglia anche di scherzare, di stare in compagnia e di passare qualche giorno di spensieratezza. Il SSEC così come altri eventi analoghi (SSIT – Campionato Italiano...
Trailer ICMC Italian Cycle Messenger Championship

Trailer ICMC Italian Cycle Messenger Championship

Amici cinghiali è con molto piacere che riporto il trailer della prima ICMC tenutasi a Milano i primi di maggio !! Cosa, come quando e perchè? Ecco cosa ci dice Giancarlo Brunelli di Ciclica Matteo si è trovato a Berlino in mezzo al Campionato Europeo di Bike Messenger (ECMC). Dall’entusiasmo di scoprire un mondo è tornato in Italia con un’idea – unirsi alla prima società di bike messenger italiana – e un sogno: organizzare prima o poi un evento simile in Italia. Quel sogno si è avverato il 2/4 maggio a Milano, popolando il Vogorelli, il Parco Lambro e le strade della città di corrieri in bicicletta provenienti da tutta Italia ed Europa. Tre giorni di gare, musica, birre: welcome party, barbecue e goldsprint al Velodromo Vigorelli; alleycat notturne con messengers romani, abruzzesi, svedesi, svizzeri, francesi, ecc. … a studiarsi le mappe di Milano in cerca dei check-point, schivando le macchine e le rotaie del tram sotto la pioggia. Giusto un assaggio prima delle qualificazioni e della main-race ufficiale baciata da due giorni di sole al Parco Lambro. Sudore, ruote piegate, cambi spezzati, qualche ginocchio sfregiato, e il dito rotto di Stefania che non si rassegnava a non correre dopo essersi qualificata. Una comunità di corrieri accampati nel campeggio predisposto nel parco oppure ospitati dai colleghi locali. Abbiamo filmato la grande famiglia dei messengers, seguendoli in corsa, ai check-point, dove dormivano, una birra dopo l’altra, ragazzi che gareggiano e fanno festa. Ma che il lunedì sono sui pedali a fare consegne. Ecco il trailer, aspettando il documentario con le voci di chi ci ha messo faccia e gambe....
[SENSAZIONI] Di notte, in gruppo, senza cambio

[SENSAZIONI] Di notte, in gruppo, senza cambio

Non ci sono parole ragazzi. Quando ci casco so che tornerò a casa felice. e questa volta la singlespeed mi ha fatto tornare a casa felice di notte. Il giro ve lo ha raccontato sotto un’altra ottica Alfri qualche tempo fa, ma qui ecco la mia visione. Quella annebbiata di un vecchio ragazzo che con poco ossigeno al cervello e molto bruciore nelle gambe si è sentito “grosso” ancora una volta. Ma andiamo con calma. Ci troviamo nel parcheggio. Siamo un bel gruppo. Molti conbici da guerra. Alcuni con frontine pettinate… e con tanto manico alla guida. Poi anche io ed Erby. Li, nel nostro angolino, con i nostri tubicini del telaio molto sottili. Senza alcuna sorta di ammortizzatore, ma soprattutto senza cambio. Un godereccio mono rapporto. Io con il mio 32-18. Perchè questo rapporto? Perchè da vero non professionista solo questo ho 🙂 Solo che oggi il percorso è alle pendici del Mottarone composto da salita, salita e ancora salita. Partiamo misto asfalto e sterro, la prima vera salita è bitumata. Io ed Erby ci affianchiamo, come ad appoggiarci. O forse a biasimarci 🙂 Le gambe iniziano a cuocersi, ma c@220 che soddisfazione! Arriviamo ad un bivio dove i cinghio-tori che erano davanti ci aspettano. Ma anche noi riusciamo ad aspettare altri chinghio-lumache! Non sembra ma la single speed a fronte di una fatica a volte anche solo leggermente maggiore, ti porta a ritmi che non avresti pensato di poter tenere. E certo, anche frequentare gente ancora meno allenata di te aiuta :D:D:D Ripartiamo e inizia lo sterro vero. Porca bestia ragazzi… salita non scassatissima ma con strappi...