Un’ amico Ciclista…. il suo negozio… la sua officina… e qualche ricordo.

Un’ amico Ciclista…. il suo negozio… la sua officina… e qualche ricordo.

Cari cinghiali…

oggi vi parlo di una scoperta sensazionale che ho fatto…. un tuffo nel passato…

Qualche giorno fa sono passato a trovare un’ amico nel suo negozio a Gattinara (VC).

Per chi non conosce la zona:

Gattinara è un paese della Campagna Vercellese.

Una bellissima cittadina ai piedi delle colline baciate dal sole che producono un fantastico “succo d’ uva”…. il Gattinara appunto… pluri premiato a livello internazionale.

Qui si respira l’ aria genuina di un paese che ha secoli di storia contadina, tra vigneti e risaie, ai piedi del Monte Rosa.

Posti bellissimi da visitare in bici, su e giù per le colline in MTB, oppure in BDC sulle strade che solcano le verdi pianure.

A settembre la città è in festa …. La Festa dell’ Uva…. non potete mancare!!!

Sfilate di carri … musica… cantine aperte dove mangiare la “panissa” a lume di fiaccole ad olio… insomma BELLISSIMO!!!

(non sapete cos’è la panissa???….. venite a scoprirlo!!! 🙂 )

In questo posto si respira l’ aria genuina di campagna, ed anche la gente ha un fare gentile.

Ci si saluta per strada e ci si ritrova in piazza… una rarità.

Proprio con questo spirito vado a salutare Claudio, Moto Cicli Cominazzi, la Storia delle due ruote di Gattinara.

L’ officina l’ aveva aperta il papà, Gennaro …. che adesso purtroppo ci guarda dall’ Alto.

Ancora lo ricordo all’ opera mentre mi aggiustava una ruota….sorridente….

Oltre l’ attività Claudio ha ereditato dal papà anche i modi di fare.

Claudio è sempre cordiale, anche quando ha le mani sporche di grasso, il telefono che gli squilla, la fila di clienti che lo attendono ed un caldo torrido che rende tutto più pesante.

Più che un negoziante è un Ciclista vecchio stile, quello dove ti rivolgi con fiducia quando hai un problema alla bici, sapendo che troverai la soluzione senza essere fregato.

Lui erca di aggiustare il pezzo prima di cambiarlo, senza volerti vendere a tutti i costi qualcosa…. Non deve appiopparti qualcosa per fare cassa…. cerca di capire le esigenze reali del cliente, che in questo contesto spesso è un amico.

Guardo in giro per il negozio e tra le tante bici vedo qualcosa che non ho mai visto prima…!!!

Ora….. il mondo delle due ruote a pedali è vasto….molto vasto… ci stà che non si conosca tutto…. ma questa è davvero rara!!!

Un mix tra una Graziella ed una City Bike da passeggio con ruote da 28… di un blu pastello… con il copriruota posteriore color arcobaleno…. e i pedali…. i pedali….. i pedali????

Non ci sono i pedali!!!

Mi avvicino come farebbe un ragazzino vedendo un giocattolo, con gli occhi pieni di curiosità…

e poi esclamo…. “Claudio…. ma che c…o è questa!!??? ”

Lui si fa una risata e mi dice:

” quello è il Canguro… mio padre l’ aveva presa nel 92 … per sfilare alla Festa dell’ Uva…. poi è rimasta lì in magazzino… ieri ho fatto pulizia e l’ ho trovata!!!”

Wow dico io… bella…. ma come si pedala???

e lui

“non si pedala!!!”

Taglio corto

Questa è una bici speciale, ha una ruotina anteriore da 20 pollici mentre quella posteriore è da 26.

Non ha la sella…. e neanche il tubo reggisella 🙂 🙂 🙂 .

La particolarità è che al posto dei pedali c’è una pedana dove stare in piedi.

La ruota posteriore ha il mozzo eccentrico, cioè montato non al centro della ruota.

Questo fa si che ci si possa spingere in avanti semplicemente “pompando” sulle gambe.

 

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Insomma…. è un antenato PumpTrack.

Lo Provo!!! 🙂

Mi do una spinta per partire e poi cerco di assecondare il movimento…pompando ….pompando…pompando…… stop!!!

 

Son fermo!

Ci riprovo….. una spinta e poi pompo pompo pompo pompo pompo….stop!!!

Ok, non fa per me. 🙂

Lui mi racconta (con orgoglio) che il papà ci riusciva…. andava avanti senza fermarsi mai.

Poi, tra una gomma da riparare, un cambio da registrare e una moto che non va….lo lascio al suo lavoro… mentre risponde al telefono… parla con i clienti in fila…. e ancora sorridente per il mio insuccesso mi dice “ciao”.

Vita da officina… amici che passano a salutare, ti raccontano la loro vita, i loro problemi, le loro ambizioni.

E il ciclista sta li…. con le mani sporche di grasso ad ascoltare… riparare … parlare.

Passate da Claudio, non vi deluderà.

E la conclusione di quest’ articolo è….

“La vita và, a volte pedalando … a volte a spinta… e in questo caso pompando!!!”

Andrea.