Dieci (non) regole per affrontare un trail!

Dieci (non) regole per affrontare un trail!

Amici cinghiali buongiorno. Forse avrete già notato sulla pagina fb e sulla pagina Instagram, (NdA: correte a seguirci anche su quella, se non lo state già facendo! profilo: “wildpigscrew”) qualche foto e commento relativi ad una corsa in montagna cui Erby e Teo hanno partecipato sabato 19 corrente mese.

Foto 22-12-15, 20 35 54

VialatteaTrail, una run da 12km o un trail da 24km sulle splendide montagne della Vialattea, Sauze d’Oulx (TO). Non era la prima partecipazione, e non sarà l’ultima, perché ogni volta le sensazioni sono diverse, splendidamente diverse. Quest’anno, causa assenza di neve :-(, elemento fondamentale in una gara del genere, alcuni iscritti hanno alla fine rinunciato ad esserci, nonostante i circa 600 presenti ai blocchi di partenza.

Ma veniamo a noi. Dicevamo nel titolo delle dieci NON regole da seguire: decidete voi come e dove applicarle, noi abbiamo fatto così. Eccole.

  • STAY TUNED: l’allenamneto è fondamentale per arrivare ad una gara preparati dal punto di vista della forma fisica. Nessuno dei due nelle ultime settimane ha messo le scarpe da running ai piedi per mantenere un minimo di allenamento, anche solo per una sgambatina. E infatti, 50 mt dopo il via, curva a sx e si inizia a salire con pendenza che non ti molla un attimo per i primi 5 km, tanto da tenere la modalità PASSO ON quasi sempre impostata.
  • MENU’ FISSO 10 EURO: risulta essere molto importante l’alimentazione prima di affrontare un trail. Noi ci godiamo due ottimi hamburger (uno con salsa chili), patatine fritte, tiramisù alle fragole (delizioso) e birra.
  • SAMURAI, CONCENTRAZIONE: i momenti che precedono la gara sono importantissimi per trovare la giusta concentrazione, che deve comunque venire da sé, secondo i propri ritmi. E’ dalle 11 di mattina che siamo a Sauze, ma tra una c@zz@t@ e l’altra, finiamo per arrivare sulla starting grid appena 15 minuti prima del via, quasi ci dimentichiamo di farci “chippare” il chip, e last but not least recuperiamo solamente una spilla a testa, raccogliendole da terra, per fissare il pettorale sullo zaino. Bravi!
  • KEEP KALM & RUN OVER: altrettanto fondamentale è avvicinarsi alla gara senza malanni e acciacchi vari. E infatti Teo ci arriva con un male persistente alla spalla dx, sperando che il cerotto che gli applico personalmente come un’infermierina sexy abbia l’effetto desiderato: macchè! Ogni volta che pesta il tallone a terra, sente una fitta dolorosa alla spalla. Dopo 800mt mi dice “Erby, tu vai…non aspettarmi…a breve mi ritiro…abbandonami qui nel fosso (NdA)”. E il male se lo porta fino alla fine.
  • PEACE&LOVE: Contrari al fuoco amico, siamo da sempre per il supporto morale e fisico al proprio amico-compagno di gara nel caso sia in difficoltà. Teo dice ad Erby di iniziare a correre e abbandonarlo lì nel fosso, Erby non si allontana e lo segue come un’ombra, pensando tra sé e sé “piuttosto lo prendo per mano ma non lo mollo qui!”
  • CHAPET: quando sei in difficoltà, darsi dei piccoli obiettivi, piccoli traguardi per spostare un poco più in là l’asticella, è il motivo che ti fa andare avanti. Quindi cerca di raggiungere quella salita dai, anzi no, arriviamo fino al 2°km poi ci pensiamo. Epoi fino al 5°, e da lì fino alla fine. Se vi capita di essere sorpassati da 2 chiappe parlanti poi (espressione trasversale per entrambi i sessi), seguire chi corre davanti a voi, diventa ancora più stimolante.
  • STAYING ALIVE: Altro che febbre del sabato sera! Il sabato sera lo passiamo di corsa su un trail di montagna, che anche senza neve, dà le sue belle difficoltà da superare. Per fortuna il percorso è veramente splendido, e la parte finale in discesa tobogheggiante da fare a piedi è particolarmente strana, ma goduriosa.
  • MAGLIA DELLA SALUTE: Appena tagliato il traguardo, scatta il gimmefive di congratulazioni per aver portato a termine la run. E subito a cercare il thè caldo e qualche dolce per sopire la fame che nel frattempo è salita. Ci sediamo ad un tavolino come ad un dehor perfetto per l’aperitivo, e solo dopo che cominciamo ad avvertire il freddo e la maglia sudata a contatto con la pelle, decidiamo di andare verso l’hotel e la doccia calda.
  • JUST FOR ONE DAY: You can be heroes…magari la prossima volta. Mentre andiamo verso l’hotel, vediamo arrivare al traguardo il vincitore del trail da 24km, che ha percorso il doppio della nostra distanza in soli 14 minuti in più rispetto a noi. Very compliments!
  • MENO FUFFA PIU’ FEFFO: Per brindare alla non vittoria, ci rechiamo con Barbarella e un altro autoctono di Sauze 🙂 in un pub (?), bar (?) a bere qualcosa. E ci lasciamo trascinare nella festa di Feffo, che con altri amici, Edo e il suo ginocchio da 5 euro su tutti, vestiti con tute da sci anni ’80-’90, si stanno divertendo e ubriacando alla grande in compagnia di altri amici immaginari.

Una due giorni a 1500 mt slm da ricordare, come ogni altra avventura/esperienza che arricchisce il nostro bagaglio tecnico ed umano. Vi linkiamo il video della partenza del VialatteaTrail, e ringraziamo ancora una volta gli AC/DC per tutto quello che hanno fatto vivere ed ascoltare!