1 Specialized epic 29″ + 1 wildpig inesperto…

Un test è un test, spesso se ne leggono sul web, tutti sono incentrati su numeri, rapporti usati, angoli, grandezza dei copertoni etc etc… io invece mi diletterò a descrivervi semplicemente  ciò che ho provato durante una mattinata trascorsa in sella ad una Specialized Epic 2011 gentilmente concessami in prova dal Team Locca Bici, un semplice racconto delle mie sensazioni su una bici per me “nuova”.

Parto subito con il ringraziare Massimiliano, sempre disponibile e preciso anche nello spiegarmi come funzionava il sistema brain posteriore che non avevo mai avuto modo di testare.

Il percorso che ho scelto racchiude proprio tutte le tipolgie di terreni infatti l’inizio è  stato caratterizzato da una bella salita asfaltata dove ho avuto modo di prendere un attimo confidenza con le ruotone.

Non appena ritrovo lo sterrato noto subito con molto piacere come la posizione in sella sia molto confortevole ed il brain lavori alla perfezione, gli ostacoli sotto di me scorrevano via senza problemi e senza mai un minimo accenno di mancanza di grip al poteriore e se solo avessi avuto un attimo in più di allenamento sono sicuro che non avrei avuto i minimi problemi su alcuni tratti ripidi dove invece mi sono dovuto fermare. Qualche piccola difficoltà in più invece l’ho avuta sulle ripartenze… ma niente di eclatante.

Mantenendo quindi una pedalata costante, spinto anche dal fattore psicologico dell “novità” 🙂 sono arrivato in cima al monte Fenera e posso dare un bel voto 8 al comportamento delle ruotone + brain posteriore.

La giornata non è però finita, la parte più interessante della prova nonchè quella in cui ero maggiormente scettico doveva ancora arrivare, ovvero la discesa. Pronti… via!

Il primo tratto molto scorrevole mi ha fatto subito capire che la guidabilità era molto elevata grazie alla maggiore capacità di “saltare” gli ostacoli ma di questo ne ero già convinto prima, quello che invece mi ha stupito positivamente è stato il tratto tecnico successivo dove riuscivo a guidare la bici senza il minimo problema, stando a ruota del mio compagno di uscita con la sua Ibis.

Piccola pausa e poi ripartiamo, ora tocca a me fare strada e non voglio certo sfigurare facendomi passare da danilo, così tornantino dopo tornantino arrivo in un tratto roccioso ripido e sconnesso, cosa faccio freno o mollo? che domanda banale penso un istante dopo, ho le ruotone sotto il sedere quindi perchè frenare?  dieci secondi dopo il passaggio era completato senza alcuna fatica, incredibile! danilo era stupito da come la bici fosse ferma e stabile e da come riuscissi a guidarla nonostante avesse ben 4 cm in meno di escursioni rispetto alla mia Specialized Pitch.

Arriviamo in fondo e dopo qualche km di asfalto scorrevole riconsegno la bici al negozio, il divertimento è finito!

Che dire, sarà il fattore psicologico, sarà il fatto di provare una tipologia di bici per me “nuova” però una cosa è certa, le ruotone di danno quel pizzico di confidenza in più in discesa che ti permette di affrontare tutto con maggiore serenità… in salita? bhè per quella ci vuole solo ed esclusivamente “gamba”!

Ciao a presto e good ride!