5 cinghiali + 5 bici = divertimento al Fenera!

Cominciamo da dove è finita: 4 cinghiali che recuperano a mezzo furgone il cinghiale Alfredo che in prossimità delle grotte di Ara si accorgeva di aver tagliato il copertone e giungeva in quel di Grignasco rammaricandosi di non aver potuto pestare per bene anche l’ultimo tratto di discesa. L’audace e setoloso amico ci attendeva così sulle scale della chiesa, guardando il sole in faccia.

Il tutto era cominciato la mattina alle ore 9.00: ritrovo a Valduggia per poi salire alla Colma su asfalto. Non c’è tempo di avere freddo: salita e temperatura esterna la fanno da padrone. Ci tiriamo pian piano fino alla cima del Monte Fenera (sul 772), ormai spoglia dalle nevicate del mese scorso, ma con un terreno ideale per risalire, bello compatto e non friabile (o franabile?) sotto le ruote. Siamo uomini (e cinghiali) duri: non ci fermiamo mai tranne quando ci aspettiamo a turno perchè uno del gruppo boccheggia e spinge a mano la sua biga. Una volta in cima, ci riposiamo un momento: foto di rito, maglietta al sole ad asciugare e con borraccia in mano ammiriamo lo splendido paesaggio sottostante.

Ma scatta subito la voglia di discesa, e uno dopo l’altro, giù per il sentiero proposto da Tata che ci porterà fino all’inizio della salita sterrosa del Fenera, appena sopra la Colma. Veramente una discesa divertente, con molte foglie a terra che senza queste sarebbe un bel percorso xc. Ripreso per un breve tratto l’asfalto, puntiamo ora verso Grignasco e le Grotte di Ara (sui sentieri 772-779): ancora tratti divertenti dove lasciar scorrere, misti ad altri un po più impegnativi, dove incontriamo anche paraboliche ciotolate e sverniciamo (che fighi!) un trattorino.

Al bivio che porta a Bertasacco, decidiamo di proseguire, ed una volta arrivati alle grotte, scopriamo il cancelletto aperto e ci addentriamo fino alle prime luci della loro oscurità. Sicuramente sarà davvero suggestivo visitarle! Dalle Grotte al paesello (sentiero 781), si scende agili e tranquilli, con alcuni tratti in piano, fino ad arrivare ad una curva a gomitissimo dove cerchiamo, purtoppo senza esito, di passarla alzando la ruota dietro e spostando il corpo e tenendo ferma piantata la ruota anteriore e chiamandola gli altri “nose press”… Da segnalare infine un tratto con muretto di sassi a sx e rovi di spine a dx, che le abbiam sentite tutte!

Ed eccoci arrivati a destinazione, tutti belli contenti di aver passato una domenica mattina sulle due ruote in compagnia ed in mezzo ad un bosco!

Alla prossima uscita amici wildpigs! E mi raccomando: noi vi aspettiamo, voi consultate il nostro calendario eventi!