Tower Race 2012 : io c’ero

Ciao a tutti, oggi la nostra amica Arianna ci racconta la sua folle corsa alla Tower Race che si è svolta settimana scorsa a Gattinara.

Amante della Mtb questa volta si è cimentata nella corsa più pazza della zona!

Gustatevela e immaginate di esser voi alla guida come ho fatto io 🙂

Dopo il rinvio di una settimana, il 18 marzo è il gran giorno: Tower Race a Gattinara, la ormai storica gara, organizzata dai leggendari Fratelli Banfata (www.fratellibanfata.com), che consiste nel percorrere, rigorosamente senza freni e su mezzi costruiti artigianalmente, la discesa che, dalla Torre delle Castelle, arriva in Regione Crosa, partendo dall’acquedotto.

Per me ed il mio socio, Maximiliano Fassone, è stato l’esordio assoluto e ne siamo usciti più che bene, fisicamente intatti, qualificandoci per la finale e chiudendo la corsa al 22° posto su 157 iscritti.

I presagi, però, non sono stati dei migliori fin da subito: a parte le difficoltà ‘logistiche’ nel testare il mezzo, non riuscendo a trovare, qui in pianura, un terreno sicuro con pendenza adeguata, la mattina della gara, sulla strada per Gattinara, vedo Max, davanti a me e Daniele, fare un’inversione con la sua auto degna del miglior rallysta. La telefonata non tarda ad arrivare: ha dimenticato le scarpe. Lo aspettiamo in una piazzola e, dopo pochi minuti, ci raggiunge nuovamente, accostando e comunicandoci di avere il serbatoio della benzina praticamente vuoto. Ci avviamo, noi davanti e lui in scia per consumare meno, alla ricerca di un self service funzionante e pare che, in tutta la Baraggia, non ne esista nemmeno uno. Al terzo tentativo, mentre Giove Pluvio iniziava ad infierire, tra Arborio e Lenta, finalmente, troviamo una pompa funzionante e, dopo il rifornimento, col cuore più leggero, raggiungiamo finalmente il parcheggio di via Monte Bianco, a Gattinara, dov’è situato il parco chiuso e dove saranno fatte le verifiche per la convalida dei mezzi.

Il nostro biposto, chiamato ‘La stersa poc’ per depistare gli avversari (dotato, invece, di uno sterzo reattivissimo, di poco inferiore ai 90°, che ci farà fare delle mega derapate), viene giudicato regolamentare e possiamo procedere alla conferma dell’iscrizione ed al sorteggio del nostro numero, che sarà poi usato per estrarre le posizioni sulla griglia di partenza in batteria. Pesco un bigliettino ed esce il 12, che era già la nostra posizione sulla lista iscritti e decidiamo, quindi, di considerarlo di buon auspicio.
Al parco chiuso raggiungiamo anche l’altro pilota del nostro team Club dei Brutti di Trino (VC) (www.clubdeibruttitrino.it), Alessandro Tavano, il quale correrà come singolo nella categoria Misti. Nel frattempo, sembra che il cielo voglia darci tregua, smette di piovere. È giunto il momento di bere un caffè, prima di cominciare la ricognizione a piedi sul tracciato di gara.
Saliamo fino all’acquedotto e ci rendiamo conto che non sono importanti le traiettorie, bensì l’unica, vera priorità è quella di evitare assolutamente l’enorme cacca di cavallo che fa bella mostra di sé nel primo tratto della discesa!
In men che non si dica si fa ora di pranzo, Max è nervosissimo e quasi non riesce a mangiare, io più rilassata mi gusto un panino e, alle 13, torniamo alle auto per cambiarci ed indossare i K-way e le protezioni: scarpe antinfortunistiche, pantaloni da DH io, da motocross lui, pettorine, guanti, ginocchiere, gomitiere e caschi integrali. Poiché lavoro con le mani, opto anche per un bel paio di polsiere da skate, la prudenza non è mai troppa…

Alle 13,15 vengono decretati gli ordini delle batterie: Doppi 1 (noi), Singoli, Kart, Misti e Doppi 2, il che significa che dobbiamo scendere per primi.

Saliamo in gruppo fino in cima, trasportando, ovviamente a braccia, il nostro biroccio di 16.5kg.
Il fato è dalla nostra: veniamo sorteggiati per partire in prima fila… La tensione sale… “Siete pronti?” ci chiedono dal megafono…. “Sì!!!!” è l’urlo collettivo di risposta….. Botta di adrenalina…… 5…. 4…. 3… 2… 1…. GOOOOOO!!!! Prendiamo subito una velocità pazzesca, evitiamo la cacca, impostiamo la prima curva, poi la seconda, a gomito, a sinistra, siamo in testaaaaa!!!! Ancora l’ultimo tratto a ‘S’ e poi è praticamente tutta dritta…. Metto giù i piedi leggermente in entrata di curva, ma…. No!!! Il percorso spiana e nessuno di noi se lo è ricordato… Ci sorpassano in due…. Poi il terzo, infine il quarto… Con un ultimo sforzo cerchiamo di tenere duro e…. Vai!!! Tagliamo il traguardo in quinta posizione, qualificandoci per la finale. Per fortuna, la risalita in cima avviene senza il mezzo, che sarà caricato su un camioncino.
Il sorteggio in finale va meno bene che in batteria e partiamo da circa metà griglia. Rimaniamo subito coinvolti in una mischia, ma Max alla guida si destreggia bene, io non appoggio i piedi per terra nemmeno per finta, la velocità aumenta, superiamo bene le curve e siamo in 6^ posizione… Arriviamo a tutta sul tratto pianeggiante e veniamo castigati dalla consueta barriera di scatoloni a metà dell’ultimo rettilineo, investendone in pieno uno, che va ad incastrarsi sotto al mezzo e ci costringe inesorabilmente a fermarci per toglierlo, mentre la Evo guidata dal mio amico Enrico Boniolo e da Davide Bonariva ci passa a pochi millimetri sfrecciando come un proiettile, un attimo prima di rompere un braccetto dello sterzo. Noi ripartiamo, ma ormai siamo indietro e terminiamo 22esimi.

Non resta che la Chaos, la discesa di gruppo non competitiva, dove, ancora di più, l’imperativo è divertirsi… Siamo talmente rilassati che non ci accorgiamo della cacca, rimasta ancora lì e io…. Plof!! Metto giù un piede proprio passandoci sopra…. va beh, vorrà dire che frenerò per tutta la discesa nel tentativo, riuscito, di pulirmi la suola dello scarpone!!
Questa è stata la nostra Tower Race, che per la cronaca, è stata vinta come lo scorso anno da Camettus, sulla sua Biga.

Sicuramente torneremo il prossimo anno, con già ben in testa le modifiche da apportare al mezzo e… Si corre per vincere…. Ma sempre e soprattutto divertendosi a tutta!!

Il nostro prossimo impegno sarà, molto probabilmente, a Viverone, il 6 maggio, dove parteciperemo alla prima edizione della Race of the Lake, organizzata dal Team Road Runner.