LO SPORT FA MALE

LO SPORT FA MALE

Domenica mattina, novembre, fuori piove.

Mia moglie è via per il weekend e io sono a casa da solo.

Non sono amante dei videogiochi, ma uno in particolare mi appassiona. La giornata è ideale per proseguire nella storia di questo gioco e vedere cosa accadrà visto il clima e il mio stato di “single adulto”.

Ma ad un certo punto quella dannata vocina nel cervello… Quel prurito in tutto il corpo… Dovrei stare tranquillo a casa ma il demone che ho dentro mi dice di andare, mi dice che il divertimento è la fuori!

Sento un bisogno snervante, continuo a guardare fuori dalla finestra, mi sembra di provare una sorta di astinenza

ad un certo punto neanche mi accorgo e sono vestito per andare a correre…

Lo sport fa male, lo sport è una droga.

Cerco una scusante (e allo stesso modo voglio far contento un’altro esserino iperattivo), scendo in cortile, imbrago il mio fido cagnetto Bill (un motorino a quattro zampe) e mi preparo per andare a correre.

E come tutte le droghe anche lo sport ha i suoi catalizzatori, nel mio caso (chi ci segue e mi conosce lo sa) è il bosco, la natura. IL problema è che dietro casa ho delle colline e quindi il mio corpo, divorato dalla voglia, dalla passione, si ritrova in breve a correre su un vecchio sentiero in campagna.

Ha smesso di piovere, corro rilassato, sto bene. Sto meglio di quanto stessi bene a casa. Il corpo formicola, il fiato si spacca e gli occhi si allargano. Inizia anche a fare caldo.

Sto prendendo la mia dose e mi sento bene.

Decido di fare un giretto da otto chilometri e che prevede il rientro dalla via di partenza.

Via che al ritorno è in salita.

La strada è allagata, il ciotolato è completamente coperto da acqua che mi bagna i piedi, ma sto sempre meglio.

Lo sport fa male, lo sport è una droga.

Arrivo a casa, non ho corso tanto, ma sono felice. Bill mi guarda e sembra sorridere, sono sicuro che se potesse parlare mi direbbe che sarebbe stato fuori a pucciare le sue zampe nel fango ancora per tanto, ma che comunque è felice, meno nervoso che a stare a casa in cortile.

Lo sport fa male, lo sport è una droga.

Entro nella mia stanzina/officina per togliere le scarpe da corsa e riprendere le ciabatte per salire in casa e fare una doccia.

Vedo il mio caschetto della bici e le scarpette con lo sgancio.

Eccola, di nuovo quella dannata vocina. Ancora in testa. Mi dice che non sono stanco, mi dice che ne ho bisogno. Lo fa per me non per lei. E il mio corpo risponde alla vocina, sembra darle ragione. La logica mi dice di azzittirla, la passione mi fa chinare a prendere le scarpette.

Lo sport fa male, lo sport è una droga.

Non mi accorgo nemmeno che sono gia al cancello per uscire in strada.

Dove andare? Non dovevo neanche uscire, potrei fare semplicemente una sgambata su strada…

E invece no, ecco di nuovo il catalizzatore ed eccomi che sono sul sentiero calpestato poco prima con il fido Bill.

Io non sono un mago della discesa su sterrato e quindi eccomi che colgo l’occasione e trovo la scusa: posso approfittare dell’assenza di persone e dell’uscita in solitaria per provare a migliorare le mie abilità.

Continuo a salire e scendere, salire e scendere, mi sembra di aver capito dove posso migliorare, ma soprattutto ho sgambato, il mio corpo sta davvero bene, la mia testa è appagatissima.

Lo sport fa male, lo sport è una droga.

Ora sono sul divano che scrivo questo articolo che leggerete domani (lunedì), sono qui a pensare a quanto sono fortunato, o forse sfortunato: la bicicletta e la montagna mi han fatto scoprire quanto è bello fare sport, quanto faccia sentire meglio corpo e spirito, solo che ora mi è nata una dipendenza! Ma tutte le dipendenze fanno male? Io credo che questa dipendenza non mi ammazzerà, credo che mi farà vivere molto meglio.

Credo che già lo sport mi abbia fatto dei regali inimmaginabili.

Sono dipendente dall’attività fisica?

Può essere.

Ne sono felice.

E devo dirla tutta? Spero che noi di Wildpigs in qualche modo possiamo diventare spacciatori, convincendo qualcuno di voi a uscire, fare attività e rimanerci dentro in questa droga che si chiama sport.

Trovate il vostro ramo, trovate i vostri catalizzatori.

Per noi la dipendenza è la bici, per alcuni anche la corsa, il catalizzatore è la natura. Siamo un gruppo di assuefatti dalla bici di montagna e ne siamo felici! Ne volete provare una dose? Noi siamo qui ad offrirvela!

Lo sport fa male, lo sport è una droga.