Hard as a rock! Stanton bikes

Hard as a rock! Stanton bikes

Ciao ragazzi cinghialosi. Gliela avevo promessa, ed eccola qui l’intervista a Dan Stanton, l’ideatore delle stanton bikes… hardtail da paura che mi sono regalato l’anno scorso e che , mmm, quantebbella! Buona lettura… 1) Let’s talk about you in few words to explain our visitors who you are and what you do. A1) I’m just one of those chaps who never gave up bikes, I used to ride bikes with my mates in a group as a kid. We used to cut around the streets jumping down flights of stairs and doing trials tricks everywhere, we also lived near a big castle, so we would ride there and play on the rocks and walls and also hit the jumps that we made in the woods. 1) Parliamo di te in poche parole per spiegare ai nostri lettori chi sei e cosa fai. A1) Sono solo uno di quei tipi che non hanno mai rinunciato alle bici, da bambino andavo in bici con i miei compagni in gruppo. Avevamo l’abitudine di tagliare le strade saltando su rampe di scale e cercando di fare tricks di prova dappertutto. Vivevamo anche vicino a un grande castello, così andavamo spesso a giocare e raidare su rocce e muri, oltre a saltare dalle rampe che costruivamo nei boschi. 2) Are you a biker too? One day you just say yourself: hardtail frames don’t satisfy me too much. Well, i’ll do it myself! Or not? A2) I’d ridden quite a few different bikes by the time i was 28 and i decided that none of them actually fitted my riding style. I loved the way...
Bik(H)er Vs Erby

Bik(H)er Vs Erby

Amici cinghiali buongiorno. In realtà il titolo è sbagliato: non è stato sicuramente uno scontro tra me (Erby) e loro (le Bik(h)er), ma mi piaceva così e stop. Dunque, ci siamo conosciuti in quel di Finale alla 24h, hanno sostenuto la nostra campagna per #freemafi, e sono delle pazze scatenate. Potrebbe bastare, ma c’è di più. In sintesi è andata proprio così: io sono Erby (E), loro sono Gaia (G), Dani (D) e Federica (F), meglio note come Bik(h)er. E: Ciao Gaia! Ciao Dani! Ciao Fede! Siamo al bar…ok? Quindi: cosa ordinate? G: Io sono astemia, ve lo dico E: Non ci crede nessuno! D: cannolo e cappuccio!!! D: È mattina devo ancora fare colazione!!!! D: Giuro è vero… Non beve G: E sono anche vegetariana, una sfigata completa! G: Comunque vada per cornetto alla nutella ed estathe al limone E: Alla terza che scrivi, sei fuori dal gruppo! E: Partiamo dalla fine: cioè da finale. Alla 24 h per: vincere, partecipare, cazzeggiare E: Cosa vi è piaciuto (a parte noi)? Iscrizione come Bik(h)er: ovvero? Chi l’ha scelto? G: Io per partecipare, sono una pessima pedalatrice e sinceramente non amo questo tipo di percorsi. Era una sfida personale e un modo per far capire alle mie socie che quando facciamo le cose insieme, poco importano le preferenze personali. G: L’idea è stata della Fede, che ha partecipato lo scorso anno e ha voluto coinvolgere il gruppo per questa edizione D: Organizziamo cose per le altre ragazze ma poche cose per noi..!! Per stare insieme noi 3! D: Io avrei voluto fare più giri: il prossimo anno!! D: Come vedi (e...
Alpinestar Morzine

Alpinestar Morzine

Buongiorno cinghiali! Premessa: ho sempre pensato che la sicurezza sia fondamentale, ma da quando mi sono rotto ne sono ancora più convinto. Preferisco sembrare uno che eccede in protezione e magari essere deriso da qualche idiota che pedalare con timore dato che prima di tutto per me la bici e divertimento. A fronte di quanto ho detto, ho deciso di affiancare alle mie ginocchiere da enduro un paio di ginocchiere più leggere e “pedalabili per quei giri un pò più tecnici, o per quelli in montagna o… per quando mi va 🙂 . Grazie al mitico Pol la scelta è ricaduta sulle Alpinestar Morzine. Non voglio andare troppo sul tecnico, bensì al sodo: messe a pelle, la protezione frontale risulta molto flessibile e non infastidisce per niente seguendo il ginocchio nei suoi movimenti naturali. La chiusura è comoda e composta da due elastici con fasce di silicone per non far smuovere la ginocchiera, e deo dire che gia queste sono sufficienti in fase di salita e pianura. La parte posteriore è composta da un tessuto in rete che oltre a renderci sexy (ovviamente si scherza) fanno respirare molto bene la gamba, unico neo riscontrato è che nelle fasi di spinta del mezzo sul ripido mi è capitato di urtare la ginocchiera con i pin dei pedali e questi si sono “bloccati” nella rete. A fine giornata le ginocchiere si sono fatte dimenticare, tranne quando ero quasi arrivato a destinazione e li ho potuto effettuare il test migliore, quello che non vorresti mai effettuare: Durante un fuori sella sul ripido, in un punto molto lento, la ruota posteriore mi si è...
[Intervista] LMP Protector: proteggi la bici!

[Intervista] LMP Protector: proteggi la bici!

Buongiorno cinghiali. Oggi facciamo due chiacchiere con i ragazzi di LMP Protector, azienda che produce grafiche protettive e personalizzabili per la MTB. Dal XC all’enduro e dal Freeride al DH proteggiamo la tua bici dandole colore! – Il loro motto – Ecco dunque le due chiacchiere: E) LMP – Protector. Abbiamo capito che LMP è una sigla senza alcun messaggio subliminale. Quindi ti chiedo: Protector indica? LMP) Lmp Protector è il nostro marchio che si propone nel settore delle ruote grasse. Cercavamo qualcosa che permettesse al cliente di inquadrare subito la destinazione dei nostri prodotti : la protezione della bicicletta. Da qui abbiamo cercato diverse soluzioni e la parola ” Protector” ci è sembrata la migliore! E) Chi siete e come sono divisi i compiti nel vostro gruppo? LMP)Allora il nucleo di Lmp Protector è composto di due elementi : Michele Lamperti e Antonio Vanetti. Michele, il fondatore, è il genio della grafica. E’ lui che fisicamente mette mano al computer e con l’esperienza acquisita negli anni riesce a proporre grafiche accattivanti e personalizzazioni veramente uniche! Nasce come aerografo di caschi per spostarsi poi su furgoni, pullman e arrivare infine alle grafiche da moto e alle bici. Con un plotter e un computer potrebbe graficare qualsiasi cosa e renderla inimitabile e sicuramente molto appariscente! Antonio, detto Wappo , si occupa della gestione del sito internet, del marketing e del contatto con la gente. E’ una sorta di database sempre aggiornato (testato sul campo! nda) sul mondo della bici sia tecnico che a livello di media. Inoltre è il primo che testa i prodotti e li sviluppa nei propri giri....
[INTERVISTA] MAIKUN goggles (e non solo)

[INTERVISTA] MAIKUN goggles (e non solo)

Buongiorno cinghiali! Oggi vi presentiamo un’altra azienda italiana con la quale siamo venuti a contatto e che fa prodotti di ottimo livello, ovvero MAIKUN. Simpatici, scherzosi e disponibili, e per questo graditi a noi cinghiali, producono maschere da freeride, abbigliamento, placche porta numero da bmx ed altro ancora. Noi li abbiamo conosciuti per le maschere (delle quali vi parleremo più avanti) e, di fronte ad una birra la pub abbiamo fatto alcune domande a Silvia per conoscerli meglio.   Ciao Silvia, partiamo con una domanda semplice semplice ma credo interessante… Cosa vuol dire Maikun?!?!?! Il nome Maikun si ispira ad un rito di iniziazione delle attività di business praticato in Asia. 🙂   Ora passiamo a cosa è Maikun e chi sono le persone che lo compongono. Stefano ed io dopo anni di esperienza nello sviluppo di prodotti sportivi, abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura assieme e creare un nostro marchio. Ci conosciamo da anni ed entrambi siamo motivati dal coinvolgimento per lo sport in generale e dall’essere affascinati ed innamorati dalla possibilità di pensare un prodotto, ragionare sul suo sviluppo e alla fine vederlo realizzato! Stefano oltre che ad essere un designer/prototipista, è esperto dei prodotti bike in senso esteso e ha seguito da vicino per molti anni i rider del campionato mondiale MX.   Appassionati di ciclismo praticanti o solo produttori? Stefano si è avvicinato al mondo della BMX grazie al figlio Alessio; pratica lui stesso BMX e collabora attivamente con il team BMX Besnate per il training/allenamento dei ragazzi, supporto tecnico e organizzativo. Io ex sciatrice, ho praticato e pratico ora saltuariamente altri sport come snowboard,...
DIRT CAMP Livigno

DIRT CAMP Livigno

Ciao cinghiali, probabilmente ne avrete già sentito parlate, ma io ve lo introduco a modo nostro, il motivo per il quale un “prodotto” sicuramente buono, diventa migliore…. Mi scrive  Agnese, una rider conosciuta travestita da donna primitiva mentre guidava la sua fullona da freeride durante una 24h di Finale diversi anni fa (aveva anticipato i tempi lei col suo gruppo di grlzzz!). Ora la scopro legata a questo evento per motivi lavorativi e me lo presenta così: Nel comunicato trovi tutte le info, ma ti anticipo che si tratta di una 5 giorni di riding durante il Nine Knights MTB: lo scopo è girare per tutto il resort con le guide, fare una giornata in compagnia di un pro rider, un workshop meccanico, testare i nuovi prodotti delle aziende test, vedere insieme il Nine Knights e fare un po’ di sana baldoria tra aperitivi e final party! Baldoria BALDORIA!!! Già il Nine Knights merità, ma se ci aggiungi un pò di lezioni di tecnica e la baldoria… Allora non ci sono scuse! Ecco il programma (ho evidenziato in grassetto i punti di interesse cinghialeschi): CAMP DIRT LIVIGNO Livigno (SO), 18.22 giugno 2014 Camp Dirt Livigno è il mountain bike camp all mountain e gravity pensato da riders per i riders, per scoprire Livigno, testare i nuovi prodotti del mondo mtb e vedere dal vivo l’evento internazionale Nine Knights MTB. ___ . ___ Gli amanti della mountain bike potranno assaporare il proprio menù a base di adrenalina tra i programmi offerti dal Camp Dirt Livigno: una 5 giorni di mountain bike e divertimento per scoprire il comprensorio livignasco dalla A alla Z,...