La qualità dei chilometri

La qualità dei chilometri

Pensiero che mi nasce e gira in testa dopo un centello su strada sparato col Biaggi… Parlo spesso con gente che mi dice “io faccio millemila chilometri all’anno e tu?” E io? Io meno, molto meno… Però, mi nasce un però. Il giro che ho fatto quel sabato, mi è piaciuto; mi è piaciuto per la compagnia, per alcuni scorci, per le cagate sparate con Alby. Ed erano 100km. Ma gli è mancato qualcosa. 100 km nelle uscite in MTB li faccio in 5-8 uscite. Ma se penso al 20 km di MTB fatti il sabato prima (sempre con il Biaggi e altri 2 amici)? Mi è piaciuto, mi è piaciuta la compagnia, mi è piaciuto il giro, mi è piaciuto il paesaggio, il fondo, gli scorci, il piacere della discesa, la guida nel guidato, le soste, le foto, le cagate sparate con gli altri. Insomma, su strada non posso dire che non mi diverto, ma quando faccio strada mi sembra sempre mancare qualcosa quando torno a casa. Quasi mai mi manca qualcosa quando esco in MTB. Non dico che lo sterro sia meglio della strada, sono gusti, e io li rispetto tutti. Ragionandoci però, fortifico il pensiero che già avevo: a fine anno me ne fotto di leggere di avere fatto (o meglio, non aver fatto) millemila km. A fine anno voglio che i km che ho fatto, trasudino qualità. Qualità, piacere, memoria. Ovunque questi siano stati percorsi. Niente, ancora una volta la semplifico con un nostro modo di pensare. #PHIGADIVERTITI A modo tuo, e fottitene dei...
La mia ora.

La mia ora.

Che letto così sembra voler(mi) portare quasi sfiga… Ma in realtà è un ragionamento che parte da un dialogo con Erby. Avete mai pensato che probabilmente c’è un orario nel quale preferite fare sport? Un orario dove vi viene meglio, o state meglio, o vi rilassa si più? Sicuramente nulla è meglio di un bel giro in compagnia durante la giornata, ma se penso a un giro o una corsetta in solitaria, allora la mattina presto e la mia ora. Certo, è nata come necessità, un po’per la famiglia un po’per la mia schiena, ma adesso quell’attività alle 6 si mattina ha cambiato aspetto. Mi fa svegliare bene, mi fa pensare, mi rende allegro e mi fa partire bene la giornata. Ecco, sono sicuro, la mattina all’alba è la mia ora. E poi vuoi mettere vedere nascere il sole dalle colline, di corsa o seduto sulla...
Caro 2018

Caro 2018

Caro 2018, Come vedi ti scrivo in ritardo. Sei già iniziato da qualche giorno, ma io ero preso a farmi i c@zzi miei… E questo alla fine è già un buon proposito non trovi? Comunque ci ho pensato sai? Ho pensato ai miei buoni propositi sportivi per viverti al meglio. L’anno scorso ho fatto qualche gara di troppo per i miei gusti, tutte col sorriso e con l’agonismo a casa nel congelatore per evitare che uscisse, ma comunque troppe. E da qui voglio ripartire. So quanti km ho fatto nel 2017 e non so quanti ne farò nel 2018, ma di sicuro saranno km dedicati per la maggior parte a me, ai miei amici e a dare valore al mio tempo. Un altro buon proposito è quello di conoscere posti nuovi, che siano in bici, col trail running, o con le (poche) gare che farò. Per il resto non ho molto da aggiungere, ho poco tempo ma mi sento fortunato per quello che riesco a fare in bici o di corsa, quindi come buon proposito mi riprometto di continuare ad apprezzare quello che riesco a fare con i cinghiali. Un ultimo proposito? Bèh, quello di dedicare un po’di tempo a questo amato sito. 😊 La pagina Facebook ci porta più facilmente a tutti gli amici, ma questo “diario” è sempre nel mio cuore (e credo anche in quello di altri cinghiali), e quindi mi riprometto di renderlo più partecipe del mio tempo… E di regalargli il prima possibile un piccolo restyling, alla fine se lo merita 😉 Ciao 2018, vai e fai il tuo lavoro, io cercherò di goderti...
Amo la MTB. Per questo corro a piedi.

Amo la MTB. Per questo corro a piedi.

Ma potrei aggiungere nuoto, triathlon, sci o trekking. E se mi piacesse farei yoga, palestra, briscola chiamata o quanto altro… Pensate che a volte schivo anche tombini!  Molte persone che mi conoscono relativamente mi dicono “hai mollato la mountain bike, ora fai altro…”. La mia risposta dovrebbe essere “no, solo ho la mente aperta e amo LO SPORT”, Ma mi limito a sorridere. La verità è che ho scelto di avere una famiglia, che ho mille impegni e che il tempo per me scarseggia, e ho imparato a gestirmi e a godermi meglio il tempo. Fino a un paio di anni fa ero quasi ossessionato: ogni piccolo sprazzo di tempo a disposizione dovevo uscire in mountain bike, fosse stata anche solo mezzora. Ora, vuoi una schiena un po’ più stabile, vuoi un infortunio proprio in mountain bike,  vuoi un po’ di bisogno di “slow-moments”, ho ripreso anche a correre (e principalmente nei boschi). E una corsa di mezzora sa essere decisamente più rilassante di una uscita in bici forzata in poco tempo! Inoltre noto che con il “multisport” ottengo benefici a livello di forza, resistenza e fiato, tutte cose che sommate rendono le uscite in mountain bike ancora più gradevoli. Insomma, la mountain bike rimane la mia passione principale, ma ho imparato a godermela al meglio, non viverla come una ossessione e a gestire al meglio il mio tempo, sempre facendo sport e sempre condividendolo quanto possibile con gli altri cinghiali. Fa ridere giustificare a degli sportivi il proprio modo di vivere lo sport, ma i social e i fanatismi portano anche a questo. Insomma, fate sport, quello che volete,...
Non giudicare la mia prestazione

Non giudicare la mia prestazione

Che tu sia il primo, che tu sia nel mezzo o che tu sia l’ultimo, non giudicare la mia prestazione. O per lo meno, pensa a quello che sto per scrivere la prossima volta che sarai in gara. A tutti noi è capitato di competere con amici o contro altri, e spesso abbiamo scherzato su prestazioni “scadenti”(o al contrario vincenti) di conosciuti o sconosciuti, ma hai pensato che gli altri non sono te? Personalmente amo lo sport e gareggio in varie discipline, con prestazioni mediocri, a volte scarse, ma ogni volta che termino una gara son felice, a volte commosso. E sai perché? Perché ormai da qualche anno sono costretto a rinforzare, perché ho problemi ad entrambe le spalle (che prima o poi dovrò operare) e qualche “acciacco”ad alcune vertebre, problemi per i quali più di una volta mi son sentito dire da medici professionisti che alcune cose (che amo) non posso più farle, avrò difficoltà a farle, o comunque dovrei limitare. Ma ho una testa di legno e ho continuato ad allenarmi, a rinforzare, e adesso mi godo ogni chilometro percorso, ogni metro corso, ogni vasca nuotata. E quando arrivo al traguardo, molto dopo di te, io sono felice. Perché sono lì, perché c’è l’ho fatta, perché il male che proverò domani alla schiena sarà minore rispetto alla soddisfazione che provo oggi. Io non sono tutti, ma sono sicuro che esistono mille altre situazioni. Pensa che l’ultimo classificato probabilmente ha fatto più fatica del primo, ma nonostante tutto è lì e c’è solo per esserci. Pensa che magari per motivi di lavoro, per la famiglia, per mille altri...
Bik(H)er Vs Erby

Bik(H)er Vs Erby

Amici cinghiali buongiorno. In realtà il titolo è sbagliato: non è stato sicuramente uno scontro tra me (Erby) e loro (le Bik(h)er), ma mi piaceva così e stop. Dunque, ci siamo conosciuti in quel di Finale alla 24h, hanno sostenuto la nostra campagna per #freemafi, e sono delle pazze scatenate. Potrebbe bastare, ma c’è di più. In sintesi è andata proprio così: io sono Erby (E), loro sono Gaia (G), Dani (D) e Federica (F), meglio note come Bik(h)er. E: Ciao Gaia! Ciao Dani! Ciao Fede! Siamo al bar…ok? Quindi: cosa ordinate? G: Io sono astemia, ve lo dico E: Non ci crede nessuno! D: cannolo e cappuccio!!! D: È mattina devo ancora fare colazione!!!! D: Giuro è vero… Non beve G: E sono anche vegetariana, una sfigata completa! G: Comunque vada per cornetto alla nutella ed estathe al limone E: Alla terza che scrivi, sei fuori dal gruppo! E: Partiamo dalla fine: cioè da finale. Alla 24 h per: vincere, partecipare, cazzeggiare E: Cosa vi è piaciuto (a parte noi)? Iscrizione come Bik(h)er: ovvero? Chi l’ha scelto? G: Io per partecipare, sono una pessima pedalatrice e sinceramente non amo questo tipo di percorsi. Era una sfida personale e un modo per far capire alle mie socie che quando facciamo le cose insieme, poco importano le preferenze personali. G: L’idea è stata della Fede, che ha partecipato lo scorso anno e ha voluto coinvolgere il gruppo per questa edizione D: Organizziamo cose per le altre ragazze ma poche cose per noi..!! Per stare insieme noi 3! D: Io avrei voluto fare più giri: il prossimo anno!! D: Come vedi (e...