C’è crisi… di fame!!

C’è crisi… di fame!!

Buongiorno Cinghiali!!
In uno dei rari giorni di tregua nella stagione delle piogge padana, decido di inforcare la mia mtb per fare una pedalata, visto che a causa del maltempo “la panza avanza”; l’idea originale era di fare un 40-50km dentro e fuori i singletracks, per cui colazione con succo e brioche e via.
Mi fiondo nel Parco del Ticino, ma la situazione è pessima, tra pozze enormi e alberi caduti. “Fan***o, ho voglia di pedalare, proverò a fare le ciclabili del Ticino, che non ho mai visto”.

Pedala che ti pedala, seguo le indicazioni per una certa località “Crosa di Cerano”: non so dove sia (se non nei pressi di Cerano) nè se ci sia qualcosa, ma mi ispira fiducia come meta.
Giro quasi tutto pianeggiante, prevalentemente sterrato, qualche singletrack a me ignoto, arrivo in questa località, pausa barretta e guardo il Garmin: 37km.
Mi piacerebbe provare a proseguire, ma mi manca un po’ di allenamento in questo periodo e non sono mai andato oltre i 55km.

Mi giro e torno indietro, ripercorrendo praticamente a ritroso il percorso dell’andata.
Arrivo alla Cascina Picchetta a Cameri, (10km da casa) un fastidio al ginocchio, ma nulla di che, il problema è che da lì in avanti è :

IL DRAMMA!!
In piano soffrivo come un cane, avevo quasi il rampichino e mi sembrava di spingere un 50-11 in salita, la velocità riusciva a malapena a raggiungere i 15km/h solo quando stringevo i denti e mi dicevo “daicazzo!”, mi vedevo davanti agli occhi il panino con la mortazza che mi aspettava a casa.
La risalita dalla valle è stata peggio che mai, mi son dovuto fermare due volte e le velocità si aggiravano tra i 7 e i 4km/h.
Ancora peggio l’ultimo km, ma ho tirato fuori le ultime energie per spingermi alla velocità siderale di ben 18 all’ora verso il sospirato panino.
Casa, mangio, doccia veloce, mi metto sul divano e faccio giusto in tempo a scaricare la traccia GPS, poi il nulla per le successive due ore.
Morale della favola ho fatto 70km e spicci, con una colazione decisamente insufficiente di cui ho pagato le conseguenze; lezione imparata e se la prossima voglio fare una bella skilometrata, a colazione mi mangio il mondo 🙂