Quelli che…la 24h di Finale Ligure

Quelli che…la 24h di Finale Ligure

1. Quelli che…andiamo giù giovedì presto che iniziamo a montare il campo tenda 2. Quelli che…bagno al mare il giorno prima con costume appena comprato 3. Quelli che…dichiarazioni di matrimonio in grande stile acchiappalike 4. Quelli che…dichiarazioni di matrimonio: per fortuna che non ci sei 5. Quelli che…dichiarazioni di matrimonio: Danilo voglio sposarti 6. Quelli che…la grigliata del venerdì sera non ha paragoni 7. Quelli che…il dopo grigliata del venerdì sera non ha limiti 8. Quelli che…il latte di suocera sparato in gola ai cuggini durante il loro giro 9. Quelli che…su le mani tobogaaaaaaa! 10. Quelli che…invadono il toboga saltando e ballando e incitando 11. Quelli che…i tamburi in latta con le bacchette personalizzate 12. Quelli che…mafi e la sua canna da pesca in pista 13. Quelli che…vanno a (e di) cannone durante la festa 14. Quelli che…ah già, c’è anche da pedalare 15. Quelli che…un po’ di ordine nelle tende cazzo! 16. Quelli che…se piove rimango in tenda 17. Quelli che…16 giri totali in 8 18. Quelli che…1000 foto con la tecnica del telo verde 19. Quelli che…I SUPERRORI vengono meglio 20. Quelli che…#freemafi 21. Quelli che…seriamente, non prendersi sul serio, perché l’ignoranza è una cosa seria 22. Quelli che…SI VOGLIONO BENE 23. Quelli che…MENO FOGA PIU’ FIIIIIIIIIIIIIIIII 24. Quelli che…Finale è...
Vener-gita!

Vener-gita!

Quando un uomo con il fucile incontra un uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto. Quando un pistola senza fucile incontra un altro pistola senza fucile, sono due pistola. E non c’è due pistola, senza tre… (le foto mi danno ragione!) CAST: Andrea, Danilo e Daniele, in ordine sparso ad essere il buono, il brutto e il cattivo. LUOGO: Mont’orfano, Gravellona Toce. USCITA NELLE SALE: 24 marzo 2016 TRAMA: Abbiamo voglia di pedalare stando insieme e decidiamo di avventurarci su per i sentieri del monte tondeggiante che si affaccia su Gravellona da un lato e su Fondotoce dall’altro. Pranzo al sacco, giornata libera e percorsi nuovi da esplorare, sulla linea Cadorna di cui troviamo subito le precise indicazioni. Quindi si comincia a salire, pendenza e ritmo costante: ci fermiamo spesso solo per curiosare tra i ruderi di una polveriera, per le foto del giorno, per salutare un trail runner che penso ci abbia dato un distacco abissale tanto da mandarci fuori classifica. Si, ma noi siamo qui per passare la giornata e godercela. Pian piano che si sale, ci affacciamo a panorami molto suggestivi, a nord verso la valle che porterà a Domodossola, a est il Lago d’Orta e a ovest il Lago Maggiore. Sali, se vuoi allungare lo sguardo (cit.). Da molto pedalabile, il sentiero si fa poi più ostico, stretto e pavimentato di roccia, dove Danilo parte e dimostra tutto la sua cattiveria sui pedali (ecco “il cattivo”), mentre Andrea litiga con il suo perfetto e abituale equilibrio (che oggi però è rimasto a casa!). Allo scoccare del mezzogiorno di fuoco, siamo...
Mi sento Dr.Jekyll e Mr.Hyde

Mi sento Dr.Jekyll e Mr.Hyde

Eppure sono io… ne Jekyll ne Hyde… Voglio però condividere con voi questa cosa che mi son trovato a pensare l’altro giorno dopo una pedalatina in bici da corsa: in me vi sono due rider. Lo troverete strano ma in mountain bike il mio spirito è ‘tieni il tuo ritmo e non strafare’; mi piace pedalare per il gusto di sentire gli ostacoli sotto le ruote, accomodare le buche o semplicemente spostare il peso per sormontare qualche altro ostacolo lungo la via. L’embolo mi parte quando arriva la discesa… allora in me si scatena qualcosa che non so spiegare, la concentrazione sale, il peso viene bilanciato per mantenere il baricentro dove serve e non sono mai al 100% perché ho bisogno sempre di quel jolly per evitare cadute. Questo è Jekyll. Da quanto invece sto pedalicchiando la mia vecchia bici da corsa che monta ancora il 53×11 e un 39×25 le cose sono diverse. Ricordi e stimoli dal passato tornano a galla e dall’ultima uscita dove la gamba iniziava ad essere più tonda e piena (sto pedalando proprio poco) una cosa strana è accaduta: ecco che il cartello, il signore che va a passeggio, il tizio in bici da città che vedo da lontano diventano un traguardo, qualcosa da raggiungere ed è qui che arriva Hyde. E’ in quel momento che due figure così diverse sono dentro me e si alternano!! Perché Jekyll torna per saltare i dossi, farmi leggermente alzare il culo sul pavè, farmi fare surplace agli stop o nosepressare un pò mentre attendo di partire. Ma Hyde è li, non è andato via… Entrambe le anime...
Oggi ho voglia di un sentiero dietro casa

Oggi ho voglia di un sentiero dietro casa

Sai che c’è? Oggi ho proprio voglia di un trail dietro casa, veloce, sporco e un pò divertente. Faccio due conti e decido per una versione ristretta di questo giro, così in un pomeriggio di sabato mi avvio in solitaria sotto un cielo che non sa cosa fare… Lui no, ma i tafani che ho trovato lungo la via si !!! Il giro in se è descritto nell’altro articolo con anche i relativi avvisi sul pezzo di roccia quindi non mi dilungo a riguardo. Pedalare in solitaria è stato bello, la fatica dell’ascesa l’ho sentita ma non è stato nulla al rientro forzato dall’ora che mi ha costretto a spingere quei cavolo di nevegal sull’asfalto e pure in contro-vento… una faticaccia! Sono rientrato 15minuti dopo l’orario stimato ma in tempo per fare un giretto con mia moglie. Ottimo! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 21.75 Km Altitudine massima 623.07 mt Altitudine minima 329.87 mt Dislivello positivo 222.69 mt Dislivello negativo 385.15 mt Ideale per: mountain bike Classificazioni: Sterrato / Sabbioso, Strada di campagna, scavato, Sassoso, Registrato con GPS, Solitario, tranquillo, Strada Scarica GPX Percorso su...
[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

Buongiorno amici! E’ venerdì, classico scambio di messaggi farciti di parolacce per organizzare l’uscita. Tutto questo arricchito da un tempo delle balle e pioggia incessante. Stranamente ho voglia di uscire ma non troppa. Non siamo in tanti, il tempo taglia le gambe un pò a tutti anche se pare che domani sarà bello. Alby mi scrive un deciso “non lavoro, esco anche se piove” che mi convince a uscire, anche se come tutte le belle principessine dico che avrei confermato la mattina stessa (tanto mi sveglio presto). Ed eccoci al sabato, scrivo agli altri che però, essendo giovani, non come me che son vecchio (e dentro anche più che fuori)han fatto serata e decidono di uscire in tarda mattinata. Io desisto, non ho voglia di aspettare ma un giretto lo faccio volentieri. Ma proprio una sgambatina da poco. Sono solo. Sono romantico. penso che voglio fare poco ma innamorarmi. Prendo la singlespeed e sono sicuro di tornare a casa con gli occhi a cuoricino. Parto, si sala dalla Cumiona, si arriva allo sterrato, grande fangazza e prime salite. Parlo con la mia bici, sento le gambe che spingono per resistere alla gravità che in salita porta indietro. Mi sporco, pedalo, canto e sorrido. Dopo pochi chilometri sono ad un bivio. Giro lungo o giro breve? Normalmente vincerebbe il lungo, ma oggi va così, son contento e mi basta poco: giro breve! Devio di pochi metri per arrivare al punto panoramico: mi perdo con lo sguardo che punta all’infinito. Accarezzo quella semplice bici senza ammortizzatori e senza cambio, torno indietro e mi butto in un sentiero spaccato e che definire infangato sarebbe...
Le lucciole del bosco

Le lucciole del bosco

Ma che titolo è mai questo?? E’ mercoledì sera e stando alle previsioni del giorno prima davano acqua, invece… guarda te è bello! Ci troviamo io e il mitico Pol “show time” per una pedalatina nel blu. Si parte da Invorio per poi risalire verso Fosseno. Durante questo tratto ci raggiunge un suo amico di pedalate che però non rimarrà con noi fino al termine: è un pedalatore incallito e deve tornare a casa presto. Vabbè, nel tempo che rimane con noi scopro che posso chiamarlo “Christmas” 🙂 Perchè? Eh, uscite con noi e ve lo racconto !! Da Fosseno saliamo dietro a giogo del Cornaggia per ammirare il sole scendere dietro il monte Falo e il Mottarone… Momento molto, molto bello. Arrivati al Sass del Pizz ormai la notte è scesa, io scatto qualche foto al mio amico, mi sparo un panozzo e via che ci rigettiamo giù in discesa; l’aria ora è diventata un pò freschina… Ma ragazzi, la cosa più bella in assoluto del giro per me è stato il momento magico nel bosco tra Tapigliano e Invorio… Quando Pol che mi precedeva sbottò con un “va quante lucciole”, ci fermammo, accecammo ogni luce artificiale indossata o montata sui cavalli d’acciaio e, semplicemente, respirammo. Tante, tantissime lucciole si spostavano di foglia in foglia, di albero in albero. Alcune forse incuriosite da noi ci passarono vicino mentre i soli rumori del sottobosco raccontavano la vita di quelle parti quando l’orecchio umano non sente e l’occhio non vede. E’ stato come tornare bambini; tanto indietro da rivedermi nel prato alle 10 di sera a rincorre le lucciole e...