Hellas transmountains episode 2.. go Marco go!

Mancano ormai pochi giorni alla partenza, qui di seguito cercherò di raccontarvi tutto quello che ha precedtuo la gara: la bici di marco, come si è preparato, cosi si sta portando dietro. Userò le sue parole, come un collage di suoi pensieri presi dai vari forum. Mi piace fare così perchè è come se lui stesso ci raccontasse cosa sta vivendo in prima persona, mi fa sentire più con lui.  Sono affascinato dal modo con cui vive le sue avventure e mi piacerebbe trasmetterlo anche a voi.

ok, ho vinto il mondiale 24h wembo, ok negli ultimi anni mi sono dato alle gare, però…
c’è un però: delle gare inizia a scemarmi l’entusiasmo!
Dopo il mio viaggio in bike lo scorso anno mi è salita sempre più la voglia di fare dei “giri” in bici che comprendessero strade, sterrati, boschi, una tenda, un sacco a pelo e tutto l’occorrente per una così detta avventura.
ho fatto un pò di giri così con la mia specy triross, ma sugli sterrati veri era un pò limitata.
la discussione di crested sulla nuova zelanda poi, mi ha letteralmente fatto andar via di testa, e così, senza ne due ne tre… ho fatto la cacchiata! Ecco una fiammante fargo (steel) a cui ho montato buona parte dei componenti di due bike che giacevano inutilizzate in cantina, la tricross e la stambek a cinghia.

Per portarmi dietro l’impossibile usero un set di borse: una gigante frame bag che occupa tutto il triangolo principale del telaio in cui metterò una sacca idrica da 3 litri e cibarie varie, una sottosella in cui inserirò vestiti, ricambi e antipioggia, e una a manubrio con sacco a pelo e materassino per le micro soste che prevedo di fare per riposarmi!

So che nessuno mi crederà, ma il mio allenamento non esiste. Ho la fortuna di vivere in un posto meraviglioso come la Valle d’Aosta e questo mi aiuta a trovare lo stimolo per uscire a pedalare.

Appena varco la soglia di casa sono letteralmente in paradiso, immerso nella natura, nei boschi e con panorami talmente mozzafiato che sembrano una cartolina.
Le mie uscite più allenanti sono “il lungo del mese“, un’uscita che faccio ogni 30 giorni di circa 12-15 ore dove cerco di collegare molti giri abituali in una sola tappa.

Gli amici pensano che io sia pazzo, ma sto facendo delle “gite” veramente epiche, a volte con la Salsa Fargo e a volte in singlespeed con la mia Niner Air Carbon, quelle più tecniche (e divertenti) invece le affronto con la Niner Jet, sempre con l’obiettivo di stare immerso nella natura e alla ricerca di sentieri nuovi.

Mentre pedalo raramente penso alle gare: penso a star bene e basta!

Inizio con una “lista della spesa”, dove accetto consigli su cosa aggiungere e cosa togliere, in modo da ottimizzare il carico e non trovarmi con un mezzo da 35kg impossibile da portarsi in giro.

-alimenti:
barrette e gel, solo per emergenza, in base a quante ne riesco a caricare sulla gas tank sopra il top tube (credo 7/8 barrette 4/5 gel). due confezioni di pane a fette del mulino bianco, un barattolo di burro di arachidi, cerne essiccata e parmigiano (un kiletto penavo!). sacca idrica da 3 litri da riempirsi ogni volta possible, frutta secca (mele, nocciole e noci). integratori no, se non la spirulina che mi da tutto quello che mi serve!

-ricambi bike:
due camere d’aria, patch autoadesivi, pezzetti di camera e loctite flexy gel per le riparazioni, multitool, due falsemaglie, una valvola no tubes, 2-3 viti per il rotore freno, due viti e bussola guarnitura, pompa e bomboletta.

-abbigliamento:
addosso avrò cannotta, pantalone assos (il top) e maglia tecnica, ovviamente casco e guanti gel a dita corte. mi porterei dietro: cannotta M/L e M/C merino (per la notte la M/L) gambali in lana, manicotti in lana, gilet antivento, giacchetta e pantaloni antipioggia, copriscarpe (li prendo?) antiacqua e calze in lana merino (calde anche da bagnate). guanti in neoprene antiacqua. non so se prendere i pantaloni corti in pac lite o prenderne di lunghi… non dovrebbe piovere, ma se piovesse potrebbe diventare un calvario!

-extra/sopravvivenza:
sacco a pelo (light ma che consente di stare fino a -4° in sicurezza) che è obbligatorio, spray al peperoncino (per eventuali cani randagi o pastori famelici), gilet rifrangente per la notte (obbligatorio), telo termico (prendo quello più spesso che può servirmi come telo di emergenza in caso di bivacco sotto la pioggia. non prendo la tenda, spero di dormire max 5 ore la prima notte e di concludere il giorno dopo. non so se cercare un coprisacco a pelo in gore-tex (tanto potrebbe servirmi in futuro per realizzare un sogno!).

Questo è più o meno quanto… GO MARCO GO!