This is Cambridge

This is Cambridge

Non ditemi che questo prodotto non è cool this-is-cambridge.com, potremmo fare come Jeremy e Richard  di “Top Gear” sul loro wall a mettere “Cool” e “Uncool” per identificare se un’auto è ancora in auge e prestazionale! Questi cappellini lo sono eccome, very cool, con aria sicuramente londinese non posso mancare per completare l’abbigliamento di un ciclista che si vuole distinguere, già immagino sfrecciare le fixed per le strade londinesi, dagli odori dei food street multietnici che di buon mattino si respirano e invadono le sue strade metropolitane. Me lo sento già in testa, indossato sotto al casco mentre spingo sulle salite irte di una strada sterrata fra i boschi, il respiro affannato in un clima londinese tutto nebbia e umidità tipico della domenica mattina nella stagione autunnale dei nostri parchi piemontesi! Che aspettate a ordinarlo?!? Non potrete più farne a meno!   Il Grimpeur è costruito con un peso più leggero, ad alta traspirazione  con cotone spazzolato del Panache standard. Dal feedback dei clienti abbiamo saputo che alcune persone preferiscono indossare un cappello dal peso più leggero, soprattutto quando si indossa sotto il casco. La costruzione dei quattro pannelli che lo compongono è stata progettata e tagliata in modo da avvolgere e seguire i contorni della testa senza essere eccessivamente aderente.   Il cappellino dispone anche di una fascia tradizionale modisteria e dettagliata. La visiera ‘flipable’ leggermente più ampia è stata progettata con la funzione di fornire un’ulteriore protezione dagli elementi, e dà al cappellino un look distintivo. La parte inferiore della visiera viene stampata con una varietà di opzioni grafiche uniche, è molto accattivante graficamente quando la visiera è alzata verso l’alto. Come tutti i cappellini il Grimpeur è stato progettato per adattarsi...
MAIKUN

MAIKUN

Buongiorno amici cinghios oggi vi parliamo di una ditta di maschere da enduro e non solo, a dire la verità MAIKUN nasce nel mondo della BMX con una vasta gamma di prodotti e bla bla bla….non voglio entrare nel tecnico, non ne saremmo e non vogliamo esserne capaci, non ci riguarda…vi voglio però parlare delle loro maschere ma in modo molto sciallo.. A metà maggio ci siamo incontrati con i ragazzi di MAIKUN per una chiacchierata e per conoscere meglio i loro prodotti, sinceramente da bravi Wildpigs lo abbiamo anche fatto con la speranza che ci scattasse qualche agevolazione sui prodottI… Alla fine abbiamo spuntato anche due maschere in omaggio 🙂 Devo dire che le maschere sono veramente una me¥$#+ sono scomode, brutte 🙂 …Scherzi a parte dopo un paio di uscite serie posso dire che sono delle ottime maschere, a differenza di altre modelli più blasonati MAIKUN fa dei prodotti di alta qualità, un esempio, dopo una giornata intera a pedalare su ps sotto il sole la maschera traspira ancora perfettamente senza lasciare nessun segno sulla faccia, l’imbottitura è bella morbida e comoda e poi diciamoci la verità, le colorazioni sono spaziali… Questo è il oro sito, qui troverete tutti i prodotti a...
See Sense, la luce intelligente

See Sense, la luce intelligente

Buongiorno amici cinghiali. So che vi piace pedalare anche di sera, o nella notte più oscura, tra le vie cittadine, magari anche e purtroppo trafficate. Questa luce è quello che fa per voi. Si chiama See Sense, ed è una luce intelligente, perchè in grado di reagire alla situazione, al momento particolare in cui vi troverete: si tratta di una luce lampeggiante che diventa più luminosa e lampeggia più velocemente quando un ciclista ha la necessità e il bisogno di essere maggiormente visibile. Eccovi il video di presentazione, e se volete acquistarne una, andate...
Scarpe da città per SPD

Scarpe da città per SPD

Buongiorno amici cinghiali! Siete degli irriducibili degli SPD (dei pedali a sgancio in generale)? Li montate anche sulla bici da passeggio/città/lavoro/fixed ma vi sentite obbligati a portare delle scarpe di ricambio nello zainetto perchè non non vi va di indossare tutto il giorno le scarpette tecniche? Fate bene 🙂 Ma ad aiutarvi ci pensa DZR con le sue urban shoes, ovvero delle sneakers come tante altre, ma con la predisposizione  per le tacchette. Vi lascio con alcune foto e con il link al sito, dove troverete anche prezzi e modalità di acquisto. Buone pedalate urbane cinghiali!  ...
[Intervista] LMP Protector: proteggi la bici!

[Intervista] LMP Protector: proteggi la bici!

Buongiorno cinghiali. Oggi facciamo due chiacchiere con i ragazzi di LMP Protector, azienda che produce grafiche protettive e personalizzabili per la MTB. Dal XC all’enduro e dal Freeride al DH proteggiamo la tua bici dandole colore! – Il loro motto – Ecco dunque le due chiacchiere: E) LMP – Protector. Abbiamo capito che LMP è una sigla senza alcun messaggio subliminale. Quindi ti chiedo: Protector indica? LMP) Lmp Protector è il nostro marchio che si propone nel settore delle ruote grasse. Cercavamo qualcosa che permettesse al cliente di inquadrare subito la destinazione dei nostri prodotti : la protezione della bicicletta. Da qui abbiamo cercato diverse soluzioni e la parola ” Protector” ci è sembrata la migliore! E) Chi siete e come sono divisi i compiti nel vostro gruppo? LMP)Allora il nucleo di Lmp Protector è composto di due elementi : Michele Lamperti e Antonio Vanetti. Michele, il fondatore, è il genio della grafica. E’ lui che fisicamente mette mano al computer e con l’esperienza acquisita negli anni riesce a proporre grafiche accattivanti e personalizzazioni veramente uniche! Nasce come aerografo di caschi per spostarsi poi su furgoni, pullman e arrivare infine alle grafiche da moto e alle bici. Con un plotter e un computer potrebbe graficare qualsiasi cosa e renderla inimitabile e sicuramente molto appariscente! Antonio, detto Wappo , si occupa della gestione del sito internet, del marketing e del contatto con la gente. E’ una sorta di database sempre aggiornato (testato sul campo! nda) sul mondo della bici sia tecnico che a livello di media. Inoltre è il primo che testa i prodotti e li sviluppa nei propri giri....
La mia 24h di Finale Ligure, in singlespeed

La mia 24h di Finale Ligure, in singlespeed

Amici cinghiali, ciao. Eccomi a raccontare cosa si prova, o almeno cosa ho provato io, a pedalare in singlespeed alla 24h di Finale Ligure. Figata pazzesca. Dopo parecchi mesi passati in ss, ho deciso di presentarmi all’evento monorapportato, con il pensiero che “al massimo si spinge in qualche occasione”. Quest’anno poi ero onorato dai miei compagni wildpigs di effettuare il primo giro, corsa compresa. Quindi allo sparo, via, si parte correndo, ma non troppo, e sparando con fucile finto a tutti gli assiepati dietro le bandelle e transenne del percorso. Ammazza se sono lunghi sti 500 m di corsa! Prendo la bici al volo abbandonando cappello cowboy e fucile, e inizio a pedalare dando un bel “5” al mitico Danilo. Quindi giù verso il boschetto per la prima parte di gara. Essendo il primo giro, naturalmente si incontra un po’ di traffico, e nonostante mi sembri di poter anche osare di più nella pedalata, me ne sto tranquillo in gruppo finché questo, all’uscita dal boschetto, non si allunga e si riesce così a pedalare facilmente. Naturalmente durante le prime pedalate non ho mai alzato gli occhi al cielo per scrutare il meteo in tempo reale. E infatti è il cielo che quasi d’improvviso ha abbassato gli occhi su di noi pedalatori, regalandoci un pomeriggio diverso, lontano dagli schemi, sicuramente da ricordare. Inizia il tratto in costa e la pioggia si fa sempre più fitta; passiamo lungo il piccolo sentiero e gli alberi ai lati con il cielo sempre scuro che si vede a malapena; proseguiamo fino a quando ricomincia il bosco. Qui mi fermo e tolgo gli occhiali perché...