Mi sento Dr.Jekyll e Mr.Hyde

Mi sento Dr.Jekyll e Mr.Hyde

Eppure sono io… ne Jekyll ne Hyde… Voglio però condividere con voi questa cosa che mi son trovato a pensare l’altro giorno dopo una pedalatina in bici da corsa: in me vi sono due rider. Lo troverete strano ma in mountain bike il mio spirito è ‘tieni il tuo ritmo e non strafare’; mi piace pedalare per il gusto di sentire gli ostacoli sotto le ruote, accomodare le buche o semplicemente spostare il peso per sormontare qualche altro ostacolo lungo la via. L’embolo mi parte quando arriva la discesa… allora in me si scatena qualcosa che non so spiegare, la concentrazione sale, il peso viene bilanciato per mantenere il baricentro dove serve e non sono mai al 100% perché ho bisogno sempre di quel jolly per evitare cadute. Questo è Jekyll. Da quanto invece sto pedalicchiando la mia vecchia bici da corsa che monta ancora il 53×11 e un 39×25 le cose sono diverse. Ricordi e stimoli dal passato tornano a galla e dall’ultima uscita dove la gamba iniziava ad essere più tonda e piena (sto pedalando proprio poco) una cosa strana è accaduta: ecco che il cartello, il signore che va a passeggio, il tizio in bici da città che vedo da lontano diventano un traguardo, qualcosa da raggiungere ed è qui che arriva Hyde. E’ in quel momento che due figure così diverse sono dentro me e si alternano!! Perché Jekyll torna per saltare i dossi, farmi leggermente alzare il culo sul pavè, farmi fare surplace agli stop o nosepressare un pò mentre attendo di partire. Ma Hyde è li, non è andato via… Entrambe le anime...
Oggi ho voglia di un sentiero dietro casa

Oggi ho voglia di un sentiero dietro casa

Sai che c’è? Oggi ho proprio voglia di un trail dietro casa, veloce, sporco e un pò divertente. Faccio due conti e decido per una versione ristretta di questo giro, così in un pomeriggio di sabato mi avvio in solitaria sotto un cielo che non sa cosa fare… Lui no, ma i tafani che ho trovato lungo la via si !!! Il giro in se è descritto nell’altro articolo con anche i relativi avvisi sul pezzo di roccia quindi non mi dilungo a riguardo. Pedalare in solitaria è stato bello, la fatica dell’ascesa l’ho sentita ma non è stato nulla al rientro forzato dall’ora che mi ha costretto a spingere quei cavolo di nevegal sull’asfalto e pure in contro-vento… una faticaccia! Sono rientrato 15minuti dopo l’orario stimato ma in tempo per fare un giretto con mia moglie. Ottimo! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 21.75 Km Altitudine massima 623.07 mt Altitudine minima 329.87 mt Dislivello positivo 222.69 mt Dislivello negativo 385.15 mt Ideale per: mountain bike Classificazioni: Sterrato / Sabbioso, Strada di campagna, scavato, Sassoso, Registrato con GPS, Solitario, tranquillo, Strada Scarica GPX Percorso su...
Pedalando sul bitume #1

Pedalando sul bitume #1

Ma dove vai bitumaro in biciletta… Faceva così la canzone? No. Non sono neppure una bellezza tra le altre cose :-p Questo post è solo per raccontare un pò la sensazione che ho avuto alla seconda uscita in bici da corsa e che bici, direttamente da 20 anni fa! Il giro scelto è semplice e prevede solo falsipiani ad eccezzion fatta di una mini-salitina in zona Bogogno. Tornare sull’asfalto mi ricorda quando da ragazzo correvo per la Castellettese e rifare alcune strade è come rivivere certi pomeriggi dove col piffero che stavo a casa a studiare. Il palmer piccolo e quasi inesistente rispetto al tassellone del Niner mi dà l’impressione di una lama e di equilibrio precario, il manubrio così stretto sembra rubarmi ossigeno ai polmoni e le gambe senza sassi da sormontare girano che paiono quelle di un criceto. Ben presto mi trovo quindi a bunny hoppare i dossetti e far surplace al passaggio a livello e ai semafori per ingannare quel piattume. Le buche e le auto da schivare non mancano!! Se dovessi metter sul bilancino le due attività, entrambe hanno pregi e difetti che ho deciso di accettare e di coltivare se voglio pedalare… e dato il mio stato attuale direi che per fare la gamba e godermi qualche ben sentiero sterrato qualche chilometro me lo devo sparare costeggiando la riga bianca di bordo strada 🙂 Keep riding! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 46.30 Km Altitudine massima 378 mt Altitudine minima 203 mt Dislivello positivo 718.63 mt Dislivello negativo 706.63 mt Informazioni sulla traccia: Semplice giro con poco dislivello Ideale per: cycling Classificazioni: Pianura, Registrato...
[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

[SENSAZIONI] Brevemente in singlespeed

Buongiorno amici! E’ venerdì, classico scambio di messaggi farciti di parolacce per organizzare l’uscita. Tutto questo arricchito da un tempo delle balle e pioggia incessante. Stranamente ho voglia di uscire ma non troppa. Non siamo in tanti, il tempo taglia le gambe un pò a tutti anche se pare che domani sarà bello. Alby mi scrive un deciso “non lavoro, esco anche se piove” che mi convince a uscire, anche se come tutte le belle principessine dico che avrei confermato la mattina stessa (tanto mi sveglio presto). Ed eccoci al sabato, scrivo agli altri che però, essendo giovani, non come me che son vecchio (e dentro anche più che fuori)han fatto serata e decidono di uscire in tarda mattinata. Io desisto, non ho voglia di aspettare ma un giretto lo faccio volentieri. Ma proprio una sgambatina da poco. Sono solo. Sono romantico. penso che voglio fare poco ma innamorarmi. Prendo la singlespeed e sono sicuro di tornare a casa con gli occhi a cuoricino. Parto, si sala dalla Cumiona, si arriva allo sterrato, grande fangazza e prime salite. Parlo con la mia bici, sento le gambe che spingono per resistere alla gravità che in salita porta indietro. Mi sporco, pedalo, canto e sorrido. Dopo pochi chilometri sono ad un bivio. Giro lungo o giro breve? Normalmente vincerebbe il lungo, ma oggi va così, son contento e mi basta poco: giro breve! Devio di pochi metri per arrivare al punto panoramico: mi perdo con lo sguardo che punta all’infinito. Accarezzo quella semplice bici senza ammortizzatori e senza cambio, torno indietro e mi butto in un sentiero spaccato e che definire infangato sarebbe...
Il primo Fenera non si scorda mai…

Il primo Fenera non si scorda mai…

Buongiorno Cinghiali!! Dopo esser rimasto un cinghiale orfano per 2 settimane di fila (gita Oasi Zegna + 24h Finale), finalmente si ripedala in compagnia; mi contatta Teo, chiede se ci sono sabato, poi mi dice che probabilmente sarà un intimo tète-a-tète e mi propone una gita in cima al Fenera! Spettacolo, non ci ero ancora andato ed ero curioso, soprattutto per il paesaggio, quindi accetto al volo! Sabato mattina al ritrovo arriva anche Fabio, così svaniscono i miei sogni di avventure stile Brokeback Mountain (considerato anche che i cinghiali sono freschi di ambientazioni da FarWest) nei sentieri del Fenera 😛 Rapido briefing e si decide di sacrificare un po’ di sterrato in favore dei tempi di percorrenza, per cui passeremo su asfalto da Gargallo in direzione piazzale Quaranta, poi Molino Ciotino, Soliva e così via. Nota bene che tutto il tratto fino a Molino Ciotino mi tocca farlo con un prototipo di cambio anteriore segretissimo: guarnitura doppia (tripla trasformata), deragliatore che si muove su 3 posizioni (di cui una fantasma) ma non riesce a far scendere la catena sulla corona da 24. Praticamente un monocorona 1×10 con un 38 davanti. Tutto grazie alle mie straordinarie abilità di meccanico 😀 Una regolazione al volo e riesco almeno a riprendere a usare anche la 24 (menu mal, che stavo già smadonnando). Si riprende in scioltezza chiacchierando amabilmente fino ad arrivare a Colma Fenera, amabile paesino da 50 anime immerso nel nulla: “mi immagino un 14enne che vive qui… Si ammazzerà di seghe tutto il giorno… Sempre che arrivi internet!” Da qui parte il sentiero verso la cima che, come dice Teo,...
A spasso con gli ‘Erbis’

A spasso con gli ‘Erbis’

Non capitava da un pò di pedalare con due fratelli che seppure nati lo stesso giorno sono così diversi e per certi aspetti così Stanlio e Olio. Il giro è semplice, grossomodo un risveglio dal torpore della troppa lontananza dalla bici, così mi faccio trasportare da loro che qualche chilometro l’hanno già macinato. La zona è quella che lambisce la solita Maggiora ma stavolta sconfinando in quel che sono i sentieri del Boca e quindi Cavaglietto. Per circa una 30ina di chilometri ci siamo scambiati battute, prese per il culo e mangiati con goduria la banana secca offerta gentilmente da Fabio. Come??… eh si, io mi son sparato anche due aranci! Che domande, certo che avevo fame 🙂 La traccia sotto riportata è stata pulita perché in realtà abbiamo anche fatto diversi sentierini che non avevamo mai battuto giusto per capire dove sbucavano. Chissà un giorno magari ve li proporremo. P.S. Diario di bordo del capitano: Erby si gode il single-speed; La bici di Fabio mi pare pesare più della mia; Per quel che mi riguarda: mai mangiare senza mani un arancio in mezzo a quei due, rischio di cadere. Please upgrade your browser Lunghezza percorso 25.64 Km Altitudine massima 519.25 mt Altitudine minima 312.09 mt Dislivello positivo 464.61 mt Dislivello negativo 471.82 mt Informazioni sulla traccia: Semplice e tranquillo giro per fare la gamba Ideale per: mountain bike Classificazioni: Pianura, Offroad, Collina, Sterrato / Sabbioso Scarica GPX Percorso su Tripkly...