Notturna con il team Locca

Notturna con il team Locca

E’ giovedi (scorso 🙂 ) e sono le 18.15, le piogge torrenziali hanno cessato di cadere solo da poche ore. In teoria alle ore 20 io, Alby e Verci dovremmo partecipare ad una notturna con gli amici del team Locca, ma dubitiamo sia faccia ancora visto il nubifragio incessante da giorni. Verci manda un messaggio “Ho sentito il Massi, la notturna si fa!” Allora ci si prepara, Alby passa a prendere tutti col furgone  e ci si dirige a Le pIane, frazione di Serravalle Sesia. Si scaricano i mezzi, si salutano gli altri bikers e si fa subito amicizia. Visto il tempo gli organizzatori valutano il giro e si parte. Il terreno e drenante in maniera impressionante, troviamo solo qualche pozzanghera risucchia bici ma nulla di più. Le lampade dei 20 partecipanti fanno il resto e rendono tutto suggestivo come una notturna deve essere. Risultato: un bellissimo giro di 14 km circa, con rampe impegnative ma pedalabili e una discesa su single track nel bosco che ti stampa un sorriso difficile da levare. A coronare il tutto una bellissima cena a base di paella e sangria al ristorante “Da Giovanni”, che è anche stato la base della partenza del giro. Il team Locca questa sera, come tutti i giovedì replica la notturna ma con nuova destinazione,; questa volta io non potrò esserci, ma ci rivedremo presto!!!! Vi lascio con la traccia e qualche foto fatta la momento, a presto!!! Questo slideshow richiede JavaScript. Please upgrade your browser Lunghezza percorso 14.44 Km Altitudine massima 557.22 mt Altitudine minima 295.26 mt Dislivello positivo 446.89 mt Dislivello negativo 432.95 mt Informazioni sulla traccia: Bellissima...
Traversata del Vercellese, da Sud a Nord

Traversata del Vercellese, da Sud a Nord

L’idea di mettere assieme più itinerari mi balenava già per la testa da qualche mese, certo che sarebbe stata si una bella avventura ma altrettanto certo che sarebbe stata un’impresa ardua e tosta. Questo è uno dei periodi migliori per affrontare la montagna e così decido di attuare il piano tanto atteso, niente navigatore GPS perché non è presente fra le mie attrezzature, il 90% del tracciato è frutto di anni di tentativi e di “esperienza” fatta sul campo, la parte del Biellese e della Valsesia la conosco abbastanza bene come le mie tasche, mi mancava solo il tratto di trasferimento sulla pianura per agganciarmi al biellese sfruttando il più possibile le strade sterrate.   Partenza da Vercelli   Lungo il fiume Sesia Tutto è pronto, sono le sei del mattino ed è buio, luci montate e zaino in spalla, la città ancora dorme e io inizio a pedalare per portarmi sugli argini del fiume Sesia da dove inizierà questa interminabile e indimenticabile avventura, è buio pesto e questo tratto posso farlo ad occhi chiusi, solcato negli anni credo ormai migliaia di volte, la direzione è quella di Formigliana passando gli abitati di Quinto Vercellese e Collobiano, costeggiando il torrente Cervo, ovviamente tutto offroad!   Alba sulle risaie   Canale Cavour L’alba inizia ad illuminare la campagna circostante, ora l’abitato di Balocco per poi proseguire in direzione Villanova Biellese alle porte della riserva naturale delle Baragge, denominata la Savana Biellese, attraversarla all’alba da un tocco in più di wild, non ho solcato le varie piste che si addentravano e scavalcavano prima a destra e poi a sinistra continuamente la...
Mega del Pescone

Mega del Pescone

Bando alle ciance!! Potrei stare qui a prenderla alla larga, descrivervi come è partita l’idea di fare questo giro, come ci siamo organizzati, ecc. NO. Oggi vengo subito al sodo: QUESTO GIRO E’ UNA FIGATA PAZZESCA, PUNTO!! Potrei chiudere così, se non fosse che è troppo figo per non descrivervelo neanche un pochino. Punto primo S’ha da salire sul Mottarone. Poco importa da dove partite (noi da Armeno) e se passate da asfalto (come abbiam fatto noi) o sterrato: dovete arrivare in cima, e intendo proprio sotto alla croce, se arrivate solo ai bar è perchè avete una bdc, quindi questo articolo non vi parlerà di nulla di vostro interesse. PS Fermi ad un tornante per studiare il percorso della discesa, sono passati due tizi con delle velocissime e-bikes: non ho resistito dal dire al secondo “Eh, ma così non vale però!!“. Ha fatto un sorrisetto con una punta di colpevolezza e ha proseguito verso la cima… Punto secondo Pausa ristoratrice a un bar, un caffè, una barretta, momento relax: alla fine l’ascesa al Mottarone si fa sentire, ed è bene ricaricarsi un minimo prima di scendere. Approfittate della pausa anche per mettere le protezioni; ginocchiere direi obbligatorie, anche gomitiere e casco integrale non sfigurerebbero. Punto terzo Inizia la goduria: nel primo tratto bisogna fare alcuni brevi tratti di asfalto (proprio poca roba). Per il resto, la fatica dell’ascesa verrà ripagata da una discesa spettacolare. Vi troverete sotto le ruote qualsiasi tipo di fondo possibile e immaginabile, dal single track super flow fino a un breve tratto freeride dal fondo sabbioso, passando per la discesa lenta e tecnica tra...
Un “Grasso” sabato mattina!!

Un “Grasso” sabato mattina!!

Ciao Cinghi!! Complice una carenza di cinghiali, tra imbiancature, lavoro, morose, ecc. siamo rimasti Teo ed io. La mia proposta era di andare a fare la “Mega del Pescone”, di cui mi aveva parlato Teo stesso, ma poi si è ricordato di avere un impegno nel pomeriggio e siamo rimasti per un giretto nel Fenera. Però mi dice: “Vieni qui senza bici!” Il suo piano diabolico mi è (quasi) subito chiaro: mi vuole concedere l’onore di provare la Fat!! E io (che onestamente non aspettavo altro) approfitto al volo. Dopo una brioche (costo del test) si parte. Il mostriciattolo verde che mi viene affidato è una Surly Pugsley, quindi non stiamo parlando di un mezzo nato per moda. Subito mi dice “pedala e vai contro il marciapiede senza tirare su il manubrio“; dopo un primo tentativo a vuoto (l’istinto ha la meglio), ci riprovo e lei, come se nulla fosse sale… Partiamo verso il classicone e il primo pezzo è su asfalto, sensazioni diverse, ruotoni “appiccicosi” su cui, se non si pedala fluidi, si sente una specie di bobbing, ma più rimbalzoso. Inizia la salita, si sente che la trazione è di un altro mondo rispetto a qualsiasi mtb standard, così inizio a passare nei pezzo più “sporchi”, scassatini ma nulla la impensierisce, lei va su… Certo, strana, particolare, divertente, ma finora diciamocelo: nulla di trascendentale… FINORA… Inizia la vera salita scassata, e c’è un punto in particolare in cui di solito arrivo già spompo facendo una fatica bestia a non perdere aderenza tanto è ripido… Con lei no, lei se ne sbatte di quanto sia ripido, scassato, con...
Sentieri Pelosi (e scassati)

Sentieri Pelosi (e scassati)

Un weekend di metà Settembre. Voglia di un giretto easy per far ripartire le gambe dopo le ferie. Viene proposta una salita+discesa dalla Pelosa. Io amo la Pelosa, dalla cima ci sono 4 diversi sentieri per scendere: quello praticamente DH/FR, uno Enduro, un altro Enduro che si collega poi alla discesa del XC, e un altro ancora che passa tra le vigne. Il mio preferito è l’Enduro+XC, ma stavolta lo usiamo per salire e scendiamo da quello Enduro sul “retro”. Tutti belli poser, come da richiesta di Alfri che voleva fare qualche foto. Il sentiero Enduro sul retro l’ho fatto solo una volta, mi ricordavo che era bello tecnico ma fattibile, peccato che non c’erano ancora state le incessanti piogge estive: un disastro!! La parte più tecnica è rimasta solcata da un canaletto che invita la ruota anteriore a finirci dentro, l’acqua ha portato via un sacco di terra esponendo radici su radici che ti aspettano minacciose. Qualcuno ci prova con successo, qualcuno ci prova senza successo, qualcuno non ci prova neanche 😀 E’ stato un giretto easy, neanche 20km, spingendo la bici per buoni tratti ma in puro stile Wildpigs: ca**ate & ignoranza!! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 17.99 Km Altitudine massima 656.4 mt Altitudine minima 319.8 mt Dislivello positivo 457.54 mt Dislivello negativo 453.34 mt Informazioni sulla traccia: Breve giro con salita (scassata) e discesa (scassata) alla Pelosa. In salita una buona parte e da fare a spinta e la discesa, già abbastanza tecnica, è stata resa ancora più difficile dalle abbondanti piogge. Molto divertente anche fare in discesa il tratto della salita, anche questo però...
Addio estate, l’ultima pedalatina con te

Addio estate, l’ultima pedalatina con te

Correva agosto… correva, correva, correva… Tanto che quasi non si è visto! Mancano 2 giorni alla ripresa del lavoro e del solito tram-tram e io ho il pomeriggio libero e decido di uscire in bici da corsa con mio cugino per un giretto intorno al Lago d’Orta. La giornata è stupenda : non piove !!!! Saliamo così allegramente immersi in chiacchere verso Armeno per poi scendere verso Omegna lontani dal traffico del lungolago. Giunti qui mini pausa per scattare 2 foto e subito si riparte alla volta di Cesara, San Maurizio e casa. Come pedalatina del risveglio ci è stata tutta e in un paio d’ore ero pronto a mettermi ai lavori di casa. L’indomani avrei dovuto uscire in Mtb con gli altri ma non ho fatto i conti con le mie gambe e seppur mi reggessero non sarebbero sicuramente bastate. Prossimo giro, altro regalo. Per intanto bye-bye estate!!! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 50.84 Km Altitudine massima 540 mt Altitudine minima 294 mt Dislivello positivo 1028.5 mt Dislivello negativo 1046.5 mt Informazioni sulla traccia: Giro del lago d'Orta con partenza e rientro a Borgomanero; Giro con la variante alta che ci porta sotto Armeno per poi scendere verso Omegna. Sul percorso diversi punti d'acqua. Ideale per: cycling Classificazioni: Registrato con GPS, Duro, Strada Scarica GPX Percorso su...