Le front da enduro: semplice divertimento (ecco le mie impressioni dopo aver Provato la Dartmoor Primal)

Le front da enduro: semplice divertimento (ecco le mie impressioni dopo aver Provato la Dartmoor Primal)

Premessa: non sono un tecnico, non ho pretese ne convinzioni di esserlo; non parlerò di rigidità, geometrie, materiali brevetti. Vi racconterò delle sensazioni. Da sempre sono amante delle front, e in questo momento purtroppo, per la prima volta nella mia vita, non ho una front dura e pura. Alfry ha appena cambiato bici, ha preso una frontina da enduro e dichiara di divertirsi in maniera esagerata. Questa tipologia di bici mi ha sempre attratto, ma non ho mai potuto provarne una… Poi un giorno mi chiama Gianluca di GD-STORE: “Teo, vendo la mia Dartmoor Primal per assemblare un’altro mezzo per ora top secret che metterò in test, voi farci un giro prima che trovi un’acquirente?” Dannato diavolo tentatore! Il sabato mattina sono da lui a prendere il mezzo, il pomeriggio sono in giro per i boschi…. Che dire? La bici è uno spettacolo, provata su ripidi e sentieri flow ma a tratti impegnativi e mi sono divertito come con la full (a volte anche di più), non ho fatto grandi pietraie o pezzi scassatissimi, dove sicuramente necessiterà più attenzione alla guida, ma la bici risponde benissimo. E’ agile, scattante, assorbe molto bene davanti e ti fa guidare comunque in maniera sicura. In salita sembra di avere una bici da xc, con tutta la comodità che questa può portare nella pedalata, in discesa se i vostri sentieri abituali non sono sentieri da DH questa bici vi porterà tranquillamente in fondo alle discese. Limiti rispetto a una full? Limiti della bici? Il pilota 🙂 Vi assicuro che guidare una frontina cosi incazzata è un’esperienza davvero divertente, inoltre la guida di una front...
Oberwald in fat bike

Oberwald in fat bike

Buongiorno amici cinghiali! Domenica e lunedì abbiamo pubblicato le foto della nostra gita in fat a Oberwald (CH). Qui in poche, pochissime parole, voglio dirvi come èandata e lasciarvi la traccia. Scatta un piccolo gruppo su Whatsapp, Erby tira dentro me e Zampa, il nostro gemellaccio di Bike in Progress proponendo la gita in questo posto a tutti ignoto. Riusciamo a organizzarci e ci si trova fuori dall’autostrada per andare tutti insieme col furgone: la gita non può che essere stupenda facendo il viaggio tutti assieme. Io per renderla ancora migliore porto le “barrette energetiche” per tutti noi 5 partecipanti Il viaggio prosegue, arriviamo al parcheggio dell’ultimo paesino della valle, prepariamo le bici per affrontare (parte dei) 13 km di salita dolce e costante e poi ridiscendere. Lagiornata è fantastica e il divertimento incredibile. A seguire le foto che raccontano più di mille parole e la traccia: l’andata è tutta su strada veloce e divertente, invece i punti in discesa che non ricalcano l’andata rappresentano tagli in neve fresca o sentierini/ tracce aperte dai ciaspolatori. Una gita che è valsa il viaggio non brevissimo. Please upgrade your browser Lunghezza percorso 12.50 Km Altitudine massima 1865.58 mt Altitudine minima 1368.57 mt Dislivello positivo 535.91 mt Dislivello negativo 532.55 mt Informazioni sulla traccia: Bel giro in fat. Salita di 13 km su jeeppabile innevata . Il nostro giro si interrompe a 7,5 km di salita per poi ridiscendere un pò sulla strada, un po in neve fresca e su sentieri Ideale per: hiking, sci di fondo, mountain bike, nordic walking, ski Classificazioni: Montagna Scarica GPX Percorso su...
Capita che una domenica mattina….

Capita che una domenica mattina….

Capita che una domenica mattina ti svegli con una voglia.... una strana voglia...sei nel letto.... la pace domenicale... il vicinato che dorme ancora e non fa rumore... il tepore delle coperte.... la tua donna a fianco..... COSA CAVOLO AVETE CAPITO!!! QUESTO E' UN BLOG DI BIKERS...PER QUELLE COSACCE RIVOLGETEVI AD ALTRI SITI, NOI SIAMO CINGHIALI, NON MAIALI!!! AHAHAHAHAHAHAH!!! Ricominciamo: Capita che una mattina di una domenica autunnale ti svegli con la voglia di saltare in sella alla tua bici, di farti un paio d'ore tra i boschi respirando l' aria fresca e quell' odore di autunno che solo chi va in MTB sa di cosa sto parlando. Ti vesti, fai una colazione sostanziosa ma leggera e poi con “grinta rilassata domenicale” vai verso la tua metà... la MTB!!! Più ti avvicini e più i tuoi sogni iniziano ad infrangersi.....la gomma....la gomma …. la gommmabucaaaaaaaaataaaaaaaaa!!!! nooooooo!!! (segue lo sfogo nervoso da leggere veloce e tutto d' un fiato) E' domenica....fotttu....ma domenica, dove c.....zzo la trovo una camera d'aria per ripararmi la bici con la rapidità di un pitstop da formula1 visto che è già tardi e devo rientrare prima delle 12:00 perchè altrimenti le lasagne della suocera si raffreddano e tutta la famiglia ti darà del ritardatario giocherellone della cippa che a quasi quarant'anni fai ancora il ragazzino che gioca con le biciclettine.... dove c...zzzoo la trovo una camera d'aria??? SOLUZIONE!!! Schwalbe ha immesso sul mercato una bellissima “macchinetta”, un distributore automatico di camere d' aria.... la soluzione!!! Al costo di pochi euro vi risolverà l'annoso problema chiamato “gommabucadidomenica”. Personalmente ne ho visti pochi in giro, solo nelle località turistiche...
This is Cambridge

This is Cambridge

Non ditemi che questo prodotto non è cool this-is-cambridge.com, potremmo fare come Jeremy e Richard  di “Top Gear” sul loro wall a mettere “Cool” e “Uncool” per identificare se un’auto è ancora in auge e prestazionale! Questi cappellini lo sono eccome, very cool, con aria sicuramente londinese non posso mancare per completare l’abbigliamento di un ciclista che si vuole distinguere, già immagino sfrecciare le fixed per le strade londinesi, dagli odori dei food street multietnici che di buon mattino si respirano e invadono le sue strade metropolitane. Me lo sento già in testa, indossato sotto al casco mentre spingo sulle salite irte di una strada sterrata fra i boschi, il respiro affannato in un clima londinese tutto nebbia e umidità tipico della domenica mattina nella stagione autunnale dei nostri parchi piemontesi! Che aspettate a ordinarlo?!? Non potrete più farne a meno!   Il Grimpeur è costruito con un peso più leggero, ad alta traspirazione  con cotone spazzolato del Panache standard. Dal feedback dei clienti abbiamo saputo che alcune persone preferiscono indossare un cappello dal peso più leggero, soprattutto quando si indossa sotto il casco. La costruzione dei quattro pannelli che lo compongono è stata progettata e tagliata in modo da avvolgere e seguire i contorni della testa senza essere eccessivamente aderente.   Il cappellino dispone anche di una fascia tradizionale modisteria e dettagliata. La visiera ‘flipable’ leggermente più ampia è stata progettata con la funzione di fornire un’ulteriore protezione dagli elementi, e dà al cappellino un look distintivo. La parte inferiore della visiera viene stampata con una varietà di opzioni grafiche uniche, è molto accattivante graficamente quando la visiera è alzata verso l’alto. Come tutti i cappellini il Grimpeur è stato progettato per adattarsi...
EXPOBICI: la fiera ai tempi di internet

EXPOBICI: la fiera ai tempi di internet

Premessa: buona parte di quello che mi interessava di Expobici 2014 lo avevo già visto e “studiato” su internet. Domanda: ha ancora senso visitare una fiera che presenta quanto già è stato presentato in rete? Risposta: assolutamente si. E ora vi dirò perchè secondo me ne vale ancora la pena. Per cominciare, come ho scritto, buona parte di quello che mi interessava lo avevo già visto, non tutto. inoltre ho potuto vedere cose che non sapevo neanche esistessero e che mi hanno colpito molto, vedi componenti, accessori, e anche qualche bici, anche di marchi noti, che in realtà nella rete passano un pò in sordina. Si, perchè spesso si parla del modello top di gamma, spesso irraggiungibile, ma non si parla delle “sorelle minori”. E in fiera ci sono. Ma non è (solo) questo il motivo principale: io sarò atipico, ma sono ancora uno di quelli che le cose vuole vederle. E qui le vedi, hai modo di “capire” le misure, di confrontare i modelli e soprattutto chiedere. Si perchè poter parlare con le persone che quelle bici e quei componenti li distribuiscono è un valore aggiunto. Ora penserete che “ovviamente chi vende quel prodotto non sarà del tutto sincero e mai dirà che quel prodotto non è perfetto”. Giustissimo, ma siamo sicuri che invece la rete sia completamente onesta? Io credo che il poter toccare con mano  stemperi ogni eventuale bugia, e che comunque ponderare l’ottimismo di un distributore sia meglio che dover filtrare il possibile giudizio di un perfetto sconosciuto che probabilmente mette anche il proprio gusto nella recensione (ad esempio, son sicuro che se io vi dicessi...
L’ Arte del Riciclo

L’ Arte del Riciclo

Ultimamente si sente spesso parlare di riciclo. Anche in ambito ciclistico abiamo visto dei veri e propri artisti trasformare pezzi di ricambio, coperture, catene e tutto ciò che fa parte di una bicicletta in accessori da indossare. Per quanto mi riguarda ne ho fatto un po’ uno stile di vita, cercando di diversificare l’ utilizzo degli oggetti in base alle loro caratteristiche ed alle mie esigenze. Oggi vorrei parlarvi di riciclo nel campo dell’ arredamento.   Infatti pochi giorni fa durante un’aperitivo in una bellissima località sul Lago Maggiore non ho potuto fare a meno di notare la geniale idea avuta dal titolare del locale. Sorseggiando una birra, guardando il lago, pensando a quanto sarebbe stato bello attraversarlo planando sull’ acqua in sella alla mia bike….(ok , forse ho esagerato con le birre!!!) ho realizzato di essere spaparazzato su di un comodissimo divano da esterni.   Infatti ero seduto su di una poltroncina, facente parte di un salottino carinissimo, realizzato con dei bancali di legno…. i pallets….quelli utilizzati da tutte le ditte del mondo per spedire merce in ogni angolo della terra. Il “genio umano” aveva reciclato diversi bancali, e dopo averli assemblati, levigati, trattati con cere e smalti di varie specie, utilizzando anche dei comodi cuscini in stile artigianale aveva dato vita a poltroncine e divanetti davvero comodi e belli. A completare l’ opera, sovrapponendo due bancali e applicando una lastra in vetro, aveva creato un tavolino basso, tipico da lounge bar. A guardar bene, i bancali sono fatti di legno, materiale naturale ed eco compatibile, vengono utilizzati più e più volte nel campo delle spedizioni e degli...